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Pippo Pollina, parole e musica dell'antimafia, a P.S.Giorgio: "Avviciniamo i giovani, non nascondiamo la verità"

3 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – Pippo Pollina a Porto San Giorgio. Un modo diverso di raccontare il 1992, ma anche il 1993, e 30 anni di lotta contro la mafia. “Non un semplice concerto, ma un progetto educativo che va oltre il momento. L’uso dell’arte per una finalità sociale e civica, di denuncia civile” spiega l’assessora Elisabetta Baldassarri.

Le stragi sono sempre davanti agli occhi di tutti, hanno segnato generazioni e devono restare nella memoria di ogni italiano. “Il 4 marzo, giorno dell’evento, il concerto sarà proceduto da un convegno che si terrà a Villa Bonaparte (ore 1730, ingresso libero) per parlare non solo delle stragi, ma di giustizia, di libertà e diseguaglianze sociali”. Tra i relatori Aaron Pettinari, caporedattore di Antimafia 2000 e cronista di molti processi di mafia.

La pandemia non ha fermato il progetto di Pollina che nelle sue canzoni porta l’antimafia da decenni. “Mi sono sempre preoccupato di inserire argomenti di questo tipo. L’essere palermitano ha reso naturale lo studio di una materia paludosa. Il cantautorato non si è mai in realtà speso su questi temi, diversamente dalle grandi battaglie sociali degli anni ’70 e ’80. Perché? Non l’ho mai capito”.

Pollina torna con il ricordo al 1980, al concerto di Gaber a Palermo intitolato ‘Polli da allevamento’. “Noi studenti fummo invitati e uno gli chiese perché non parlava di criminalità organizzata nei suoi testi. Rimase colpito e rispose ‘il motivo è che non so nulla’. Fu la fotografia di una intellighenzia italiana che sconosceva la materia”.

Politica, imprenditoria, magistratura, criminalità: gli intrecci non hanno limiti per Pollina che trent’anni dopo, con un nuovo disco, porta in Italia uno spettacolo bifronte. Il convegno sarà arricchito da Margherita Asta, oggi figura di spicco di Libera, nel 1985 sopravvissuta all’autobomba che uccise la sua famiglia a Pizzolungo in un attentato destinato in realtà al giudice Carlo Palermo.  A questo fatto e all’impegno di Lasta, Pollina ha dedicato anche una canzone.

Per Pollina è la terza volta a Porto San Giorgio: “Merito di tanti amici, ma soprattutto di una città che crede in certi valori. E per me, che vivo all’estero da tanti anni, tornare in uno stesso posto fa Patria, è rinnovare il mio senso di arte, come veicolo di sentimenti e significato”.

Manda un messaggio agli artisti: “Più coscienza a informare e informarsi”. Uno di quelli che ci crede è Marco Milozzi, che sarà sul palco insieme con il bandoneon di Pablo Corradini e i giovani di Pur Voice: “Sono un operatore sociale che vive tra minori e migranti, ma la passione per la canzone d’autore italiana e i temi civili mi ha sempre accompagnato. E così ho scritto canzoni sull’antimilitarismo e impegno sociale. Con Pollina c’è un’amicizia nata sui temi e la serata sarà qualcosa di unico”.

Ma funziona il metodo Pollina di cantare? “Il mio pubblico possiede un Dna, è sensibile. Da un punto di vista anagrafico è trasversale. Gli universitari sono attratti, chi ha un impegno intellettuale non si tira indietro. Gaber 40 anni fa disse non sapevo e forse era meno comprensibile di oggi, dove regna il disimpegno. Oggi chi studia forse non sa neppure chi è Buscetta, ma al tempo di Gaber c’era una politica più attiva e venivamo dalla resistenza. C’era un impegno come esercizio di stile e radical chic. Bisogna alimentare la coscienza di una generazione che è cresciuta tra Colpo Grosso e berlusconismo” conclude Pollina dando appuntamento a tutti per domani, alle 17 con le parole, alle 21 con la musica.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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