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Pelle e cuoio al Pitti Uomo, Lidfort conquista Africa e Italia. Fortuna: "Linea di scarpe con Lardini, un vero co-brand"

15 Gennaio 2025

di Raffaele Vitali

FIRENZE/MONTEGRANARO – Superata la barriera dei ‘pittini’, i modelli reali e improvvisati che con la loro eccentrica eleganza riempiono il corridoio di ingresso alla Fortezza Da Basso, ci si immerge nella moda, muovendosi tra cetinaia di buyer e titolari di negozi. E tra di loro, colori, nuove linee dei pantaloni, borse e zaini di pelle o in materiale ultra tecnico e infine scarpe, rigorosamente made in Marche.

Buon inizio per il Pitti Uomo. Un primo giorno di vero lavoro, è il commento degli espositori. Tra di loro, c’è Vincenzo Fortuna, titolare del calzaturificio Lidfort di Montegranaro. “Abbiamo anche scritto ordini. E non è così normale, soprattutto in questo periodo”. Piccole richieste, ma la conferma che la collezione piace e il mercato risponde. “Anche due clienti tedeschi, ma come da tempo accade con la Germania, poche paia e in consegna rapida”.

PELLE CUOIO

Molti i clienti italiani che hanno scelto il Pitti di Firenze anche per trovare la scarpa giusta da mettere in negozio il prossimo inverno. “E magari trovare anche un articolo per l’estate che colpisca e attiri, per questo un paio di modelli li abbiamo portati. E abbiamo fatto bene” prosegue Vincenzo Fortuna.

Lidfort è uno dei pochi, piccoli e solidi brand, che resite nell’uso esclusivo di pelle cuoio: “Mai dubitato, le sneakers neppure le saprei fare. Anzi, ho anche ripescato ‘la storia’ producendo la scarpa tipica degli anni ’70-’80, costruita e di grande manifattura. Questa può essere la scarpa nuova per un giovane, perché non l’ha vista mai”.

Il ‘problema’ è che la scarpa storica di Lidfort poi in negozio viaggia a cifre alte. “E questo ci spinge verso clienti di un certo tipo, negozi di livello in giro per l’Italia e il mondo, con l’Africa che cresce e chiede”.

L’ACCORDO CON LARDINI

Nel percorso aziendale, la scelta è stata di lavorare da soli. “Tranne un co-brand che ci sta dando grandi soddisfazioni. Insieme con Lardini, che lavora con le più grandi maison, abbiamo creato una linea di scarpe che escono con il logo Lardini-Lidfort”. Un vero co brand, una linea che entra nella terza stagione. “Piccoli numeri ma che stanno dando ottimi risultati”.

La soddisfazione è che la scarpa nasce interamente all’interno, quindi non viene meno la creatività e la linea Lidfort. “In passato abbiamo lavorato con altri brand, fornendo scarpe, qui il salto di qualità. Dovevamo trovarci, si sono unite una delle migliori aziende di abiti e un calzaturificio con tradizione, ci hanno riconosciuto il saper fare le scarpe di qualità”.

Collaborazione senza perdere identità: “Il nome lo voglio tenere e lo difendo, per cui ben vengano i co – brand, meno il terzismo”.

I MERCATI

Lidfort, con il suo essere riconoscibile, si conferma in un mondo che è sempre più complesso, in cui trovare nuovi mercati è quasi impossibile e quindi diventa cruciale difendere la nicchia. “Certo, se arriverà la pace tra Russia e Ucraina sono certo che quel mondo si riaprirà. Lavoravamo molto noi a Kiev, poi lo stop”.

Niente America, “troppo complicata oggi, in passato ci abbiamo lavorato per decenni”, ancora Giappone, “che ha comunque diminuito i suoi ordini a causa della moneta debole”, tanta Italia, "che continua ad amare le linee pulite e il dettaglio che solo le mani di Montegranaro possono garantire", e poi l'Africa con Nigeria e Sud Africa, mercati che continano a crescere, non grandi ordini, ma conntinui".

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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