PEDASO – Vincenzo Berdini confermato sindaco a Pedaso. Cinque anni fa, con due avversari, conquisto il 58% delle preferenze, questa volta, correndo da solo, ha fatto anche meglio.
“Fino a ieri non avevo letto i dati. Ho confrontato il 61% al livello nazionale che è del 54,7. Mi ha gratificato, da ingegnere capire la flessione rispetto ad anni fa e comprendere che siamo comunque andati bene. Resta però una disaffezione al voto preoccupante”.
Niente lista civetta, rischio alla fine vincente?
“Non ne ho voluto sapere. Superato il 40%, ieri ho spronato i miei ad arrivare almeno al 50%. È un segnale che la città mi ha dato: mi voleva. Ho lavorato tanto e abbiamo lasciato un segno importante”.
La squadra ce l’ha già in mente o contano le preferenze?
“L’altra volta abbiamo scelto la logica del voto. Vice fu il più votato e un assessore al secondo. Ho ribadito che il concetto sarebbe stato inutile pensare diversamente. Sapendo che come statuto abbiamo la presenza di genere”.
Si parte con cosa, essendo una continuità di azione?
"Domani incontro con ministero e Anas per l’A14. La partita è aperta. E poi venerdì ci siamo incontrati per le scogliere a nord. Insomma, non ci siamo mai fermati”.
In pole, ma è già una certezza, per il ruolo di vice, ovviamente, c’è Giuseppe Galasso. Oltre 300 preferenze, 326, contro le 109 di cinque anni fa. “In questi cinque anni non mi sono mai tirato indietro. il sindaco mi ha delegato spesso. Capogruppo di maggioranza, deleghe allo sport, turismo e attività produttive. Poi mi sono occupato di altre cose, insieme in regione sulle scogliere”.
I cinque anni sono stati una grande palestra, i più formativi della sua vita. “Ringrazio il sindaco. Piena condivisione di ogni atto. Il turismo è pieno di sfide. Non è solo promozione, in troppi lo dimenticano. Noi abbiamo lavorato sulle strutture e servono infrastrutture, anche la semplice colonnina di ricarica delle auto elettriche è un servizio che abbiamo saputo portare”.
E poi ci sono le attività produttive, con l’eccellenza di Civitanavi Systems. “Sono molte le attività che si muovono, questo perché abbiamo adottato un nuovo modello di lavoro: condivisione e programmazione, anche urbanistica. Questo ci è stato riconosciuto e i frutti si continueranno a vedere negli anni”. Al secondo posto per voti c'è Carlo Maria Bruti, vicesindaco uscente, con 118 preferenze e poi D'Agelo con 112 che si garantisce così la conferma in giunta.
