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Pd verso il congresso, Letta allunga i tempi. Ricci: "Ci serve una guida forte". Bora: "Qui c'è chi vuole galleggiare. Primarie subito"

28 Ottobre 2022

Non c’è pace dentro il Pd. La Direzione nazionale del Partito Democratico ha stabilito il percorso costituente, il metodo di svolgimento del congresso.

Si parte il 7 novembre con una fase di partecipazione. La prima fase del percorso si concluderà entro il 22 gennaio 2023. Possono prendere parte al processo costituente gli iscritti al Partito Democratico al 2021, gli iscritti ai partiti e movimenti politici, alle associazioni e ai movimenti civici che con deliberazione dei propri organismi dirigenti aderiscano al processo costituente; i cittadini che affermano la volontà di partecipare al processo costituente. Poi entro gennaio si dovranno presentare le candidature.

Tempi lunghi, quindi. “La proposta di Letta non va. Proponiamo di fare subito primarie apertissime su persone e idee, per conquistare elettori e perdere un po’ di dirigenti.  È l’ora di espellere l’ipocrisia delle “diverse sensibilità” da tenere assieme col bilancino oppure il PD non vincerà mai più.

Il percorso per il congresso proposto in direzione sembra costruito per galleggiare, per fare una gincana aperta a notabili e notabilesse; ma in politica galleggiare equivale ad affondare” tuona Manuela Bora, consigliera regionale Dem che condivide l’intervento con il collega pugliese Amati.

“Stiamo camminando verso il precipizio di un congresso a misura della sinistra dell’alta società, elitaria e patinata, forte nei salotti buoni dei garantiti ma con argomenti astrusi o irrilevanti per la maggior parte degli italiani. E allora si proceda con l’elezione immediata di un Comitato costituente nazionale per la gestione politica delle operazioni congressuali, comprese le modifiche statutarie per primarie apertissime e senza pre-selezioni, e poi la parola agli elettori per scegliere il segretario e un programma chiaro e di valore” prosegue.

Sempre dalle Marche arriva Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e dirigente nazionale: “Avrei preferito tempi più brevi, non farò polemica sul percorso, va bene così. Ora mi voglio concentrare sulla 'postura’ che dobbiamo tenere in questa fase di transizione. Serve un Pd aperto. Invito tutti a pensare regole più coraggiose. Gli iscritti sono pochi, dobbiamo pensare ad un meccanismo che preveda la fase degli iscritti come se fosse una doppia primaria, dove aderisci al partito e scegli la mozione congressuale e successivamente aperta a tutti per scegliere il segretario”.

Sul fatto che Letta si sia autonominato arbitro e garante, Ricci è critico: “Grazie, ma noi abbiamo bisogno di una guida forte, determinata, autorevole, da aiutare tutti insieme. Altrimenti in questa fase di transizione rischiamo di non reggere”. Dubbi e critiche, ma l'Odg sul Congresso Costituente è stato approvato dalla Direzione Pd con 16 astensioni e 1 contrario.

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