PORTO SAN GIORGIO – Il Parco Marino, che da tempo anima in particolar modo la costa picena, entra nella discussione fermana.
Il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, ha convocato i colleghi costieri e le varie associazioni interessate, oltre che i consiglieri regionali Jessica Marcozzi, Andrea Putzu e Marco Marinangeli. “Ho voluto questo incontro, me l’hanno chiesto più volte gli operatori della pesca, dal Covopi con Geraldo Fragoletti al Cogepa con Basilio Ciaffardoni. Serviva una occasione per mettere in evidenza gli aspetti e le criticità che maggiormente andrebbero ad interessare le categorie nel caso si agisse seguendo l’attuale idea del parco” spiega Valerio Vesprini.
Porto san Giorgio, tra l’altro, è fuori dall’ipotetico Parco marino che tanto fa discutere e che aveva nei tre comuni costieri fermani coinvolti, Altidona, Pedaso e Campofilone, realtà favorevoli. Anche se soprattutto a Pedaso la questione è stata rimessa in discussione.
“Sono contento che i colleghi siano venuti. È importante confrontarsi. È emerso che il no delle associazioni è unanime” riassume Vesprini. A parlare sono stati Carlo Iommi (Confcommercio), Romano Montagnoli (Balneari regionali) che la considera una limitazione, Gianluca Vecchi (Ataf) che ha ribadito come non serva un nuovo ente a vincolare le attività, e Demetrio Rubicini (Villaggi Marche) che ha concluso dicendo che “ha più appeal un servizio rispetto ad una situazione del genere. Cerchiamo servizi, il parco non lo è”.
Dopo aver ascoltato, i tre consiglieri regionali hanno assicurato di affrontare il tema in Consiglio, consapevoli che è giusto perseguire il rispetto dell’ambiente, ma non a discapito dei lavoratori che sono impegnati a loro volta nella tutela del mare.
“Importante è stato il contributo della sindaca Porrà di Altidona, che da tecnica ha spiegato alcune dinamiche che comunque non hanno fatto cambiare idea ai pescatori” conclude Vesprini che auspica questo sia stato solo un primo momento di confronto di fronte a una questione che potrebbe impattare, nel bene e nel male, su almeno 27 chilometri di costa.
