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Pace e speranza corrono sui pedali: Fermo è pronta per la Tirreno Adriatico. Calcinaro: "Lavoriamo per avere il Giro d'Italia under 23"

3 Marzo 2022

FERMO – Si pedala tra le colline fermane e ci si alza sui pedali per tagliare il traguardo avanti al duomo, in cima alla città: la Tirreno Adriatico è pronta a conquistare Fermo tra una settimana (11 marzo). “Ci sarà anche Filippo Ganna”. Ecco la novità che anticipa Giorgio Martino, la voce del ciclismo, presentando la tappa della corsa organizzata da Rcs.

Questa tappa ha un filo conduttore: la marchigianità, intesa come vocazione al ciclismo che ha le sue radici in Gismondi di Montegranaro, che correva insieme con Fausto Coppi. Quando c’è la possibilità, il sindaco Paolo Calcinaro non dice mai di no: “Il ciclismo è il modo migliore per vivere il territorio attraverso lo sport. Quando sento i telecronisti di Eurosport parlare dei ‘muri così vicini al mare’ sono felice”.

La tappa sarà importante. Ci sarà il campione del mondo Alaphilippe, il campione olimpico Carapaz, il numero uno delle classifiche Pogacar e poi Ganna, ma non ci sarà Nibali, messo fuori uso dal Covid. “E ci saranno 130 paesi collegati che ammireranno Fermo e la provincia” prosegue Calcinaro.

Dalle 1530 alle 1730 ci saranno per settori dei percorsi non accessibili, “per cui se uno si organizza evitando spostamenti in quelle due ore è meglio”. Fermo punta anche sulla mattinata dell’11 e sul giorno dopo, con una pedalata anche usando l’e-bike “per vivere lo stesso percorso”.

E poi c’è il sogno, in realtà un obiettivo vicino: “Stiamo lavorando per avere l’inizio del Giro d’Italia Under 23 da Fermo”. Sui giovani tra l’altro da anni investe Capodarco, con il suo Gran premo dedicato ai campioni del domani, come ricorda il presidente della Federazione ciclistica marchigiana.

La prefetta Vincenza Filippi è una appassionata: “Ogni italiano cresce con l’amore per il ciclismo, che è un veicolo della promozione del territorio. Un vero rapporto con la natura. Poi, però, a noi tocca la sicurezza: il comitato è al lavoro da tempo. Un impegno massiccio di forze di polizia, con oltre 200 agenti impiegati. In una fase così complessa, tra Covid ed emergenza Ucraina, faremo il massimo per garantire la bellezza di questo evento”.

155 chilometri di Marche, la tappa più breve della corsa ma anche una delle più dure. “Una manifestazione sui cui puntiamo come turismo. Ci saranno 150 televisioni collegate, una vetrina unica nel suo genere”.  Ci crede anche Sefro: “Per noi è un valore aggiunto. Mia madre è di Fermo, quindi parto e arrivo a casa. una tappa che emoziona” aggiunge il primo cittadino.

Se la tappa andrà bene è per il lavoro di Alberto Scarfini, assessore allo Sport, e degli uffici: “Il tessuto di questa città si fa coinvolgere. Ci sono tante società ciclistiche che si sentono protagoniste. Questo è il nostro valore aggiunto, unire più anime, da quella della Cavalcata dell’assunta a chi organizza la pedalata del sabato, che verrà poi bissata la domenica dopo”.

Partner del Comune è la Camera di commercio delle Marche. “È anche business. Penso ai ciclisti che dormiranno nelle nostre strutture e ai turisti attratti dalla corsa. E poi c’è la rete trai comuni che davanti alle telecamere si mettono in mostra. Un’immagine delle nostre bellezze sarà il biglietto da visita che attrarrà qualcuno in più” riprende Gino Sabatini.

Amedeo Grilli, presidente della Carifermo nel 1972 all’arrivo del Giro c’era. “Questo è uno sport popolare, con radici forti, ma convocazione internazionale. Noi appoggiando questa corsa mandiamo un segnale di speranza e di pace”.

Che le Marche credano nello sport lo ribadisce Fabio Luna, presidente del Coni: Siamo tra le regioni che raccolgo più eventi sportivo di alto livello. è cresciuta l’attenzione, si è capito che è ripresa lo sport”. La gara riempirà il pomeriggio dell’11 marzo, ma gli eventi collaterali sono tanti.

“Un percorso molto tecnico, già l’ho provato. Il sindaco di Fermo ha voluto inserire dei passaggi importanti. Di certo vincerà un altro nome importante come in passato” spiega Capodaglio. “Ci sono molti appassionati che ogni giorno vanno in bici, per questo ci saranno due pedalate, anche in e-bike partendo dal Coni e percorrerà le salite della tappa. Il 2 aprile, invece, una vera gara ciclistica”.

Raffaele Vitali

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