FERMO - Amici, colleghi, rivali in amore. La storia dietro l’omicidio di Marzio è più intricata di quanto sembrasse. L’omicida, il 57enne Paolo Finucci, si trova in carcere. Si attende l’autopsia su corpo di Marzio Marini, 53enne di Piane di Montegiorgio, morto dopo la lite avvenuta a Belmonte Piceno domenica notte.
Finucci è in stato di Fermo, con le accuse di omicidio e porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere. Il pm Francesca Perlini ha conferito oggi gli incarichi per una serie di perizie, compresa l'autopsia che si terrà giovedì e che potrebbe chiarire la dinamica dei fatti.
Marini, raggiunto da almeno quattro colpi, è morto durante il trasporto all'ospedale Murri di Fermo. Sul fronte delle indagini, condotte dai carabinieri, molte le piste ancora aperte: gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i cellulari e i profili social del fermato e della vittima che si conoscevano da tempo e che avrebbero trascorso insieme ad altre persone almeno una parte della giornata di domenica, compresa una tappa all'ippodromo di Montegiorgio. Si studiano anche le imamgini delle telecamere.
In tarda serata si sono incontrati di nuovo a Belmonte Piceno, non è chiaro se si erano dati appuntamento. È lì, a pochi metri da casa, che è scoppiata la lite, forse per motivi passionali.
Questa mattina in tribunale hanno giurato i consulenti, Rino Froldi (medicina legale di Macerata) e Alessia Romanelli (Istituto Medicina legale di Fermo) chiamati dalla famiglia della vittima, in tribunale sono arrivati i fratelli di Marziali e il loro legale Gabriele Cofanelli.