Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Obuv, scarpe e problemi. Sabatini: "Giorgetti, interventi per la moda". Fenni: "Subito soluzioni per i pagamenti, aziende a rischio"

28 Aprile 2022

MONTEGRANARO – Si gioca su due livelli la partita russa per i calzaturieri. Il primo è quello che vede gli imprenditori protagonisti all’Obuv, la fiera di Mosca. Il secondo è politico, con la questione ristori e pagamenti che cerca di trovare spazio dentro il Governo.

La fiera prosegue, con buone sensazioni, i 28 imprenditori fermano-maceratesi stanno chiudendo ordini.

““Sì, è vero. Siamo a Mosca a vendere le nostre scarpe, frutto del lavoro quotidiano di centinaia di dipendenti dietro cui ci sono famiglie, di artigiani che il mondo ci invidia. Qual è il problema? La legge è chiara, non stiamo violando nessuna sanzione, non stiamo andando contro la strategia anti guerra in Ucraina decisa dall’Europa” sottolinea l’imprenditore marchigiano Valentino Fenni, vicepresidente di Assocalzaturifici, delegato al mercato russo, all’est Europa e al made in Italy.

“Siamo partiti superando dubbi, paure e difficoltà logistiche. Forse non è chiaro a tutti, ma se noi non fossimo a Mosca oggi, all’Obuv, ne approfitterebbero i produttori turchi e cinesi in primis. Sono anni che cercano di prendersi una fetta di questo mercato che abbiamo conquistato a fatica e consolidato attraverso decenni di fiere e di investimenti in collezioni pensate proprio per russi e ucraini. Un mercato che, in Italia, solo nell’ultimo anno ha comprato quasi quattro milioni di paia di scarpe made in Italy” prosegue Fenni.

Che sia un mercato fondamentale lo ha ricordato ieri pomeriggio, durante l'assemblea nazionale dei presidenti di Unioncamere, il numero un marchigiano Gino Sabatini al ministro Giorgetti. “Sono necessari interventi nel settore della moda, della calzatura e della manifattura in genere, comparti che hanno rapporti con la Russia e richiedono un supporto deciso del Governo in questa fase così dura”. Il ministro dello Sviluppo Economico ha ascoltato, nessuna promessa ma la questione è sul tavolo.

Un’ulteriore spinta che si somma a quella di Fenni e altre figure di peso del mondo economico, anche se ancora resta in silenzio il presidente di Confindustria Bonomi. “Quello che devono tutti capire – riprende Fenni – è che noi siamo il volto dell’azienda, ma il corpo è fatto di decine di persone che lavorano. Il futuro di ogni dipendente è nelle mani dell’imprenditore che però da solo non può tutto. Il sostegno delle istituzioni in questi momenti è fondamentale. La Regione Marche e la Camera di Commercio delle Marche l’hanno capito e ci hanno confermato quanto deciso molti mesi fa, ben prima dello scoppio della guerra: un sostegno economico, di massimo quattromila euro, per partecipare all’Obuv. Una goccia per noi, ma è un segnale di vicinanza molto importante. Quella che ancora, dopo crisi e pandemia, non abbiamo avuto dal Governo”.

La campagna di Russia dei calzaturieri è ormai diventata un caso nazionale: “Tutti hanno capito che non siamo degli opportunisti senza cuore, ma solo persone che vogliono garantire il lavoro e quindi la sussistenza a migliaia di famiglie. Era opportuno fare la fiera? Forse no, ne siamo consci. Ma siccome era programmata e i buyer stanno partecipando confermo che era necessario” riprende.

La questione è semplice: “Le sanzioni non bloccano articoli che costano meno di 300 euro, ma l’esclusione del sistema bancario russo da Swift sta rendendo complicato, al limite dell’impossibile, il pagamento della merce regolarmente venduta. Qualcuno deve rispondere e trovare soluzioni. E cosi come, dopo le promesse di mesi fa, nulla si sa più in merito alla cassa integrazione straordinaria necessaria a tutelare i conti delle aziende e i posti di lavoro”.

Una partita nazionale, non certo marchigiana vista la presenza a Mosca di toscani, lombardi e veneti e romagnoli, che rappresentano regioni comunque molto meno esposte delle Marche sul mercato russo. “Confindustria e Confindustria moda lo sanno e ci stanno supportando, cercando soluzioni a livello politico” conclude il vicepresidente di Assocalzaturifici.

Print Friendly, PDF & Email
Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram