FERMO – Una cosa è certa, se i lavori non fossero così avanti, per il nuovo ospedale Murri di Fermo il futuro sarebbe fosco. E forse anche per Amandola, anche se l’ospedale dei Sibillini non viene nominato nel passaggio decisivo. L’attuale maggioranza regionale ha vinto raccontando un piano sanitario diverso dal passato.
Luca Ceriscioli era il presidente dei ‘nuovi’ ospedali, moderni e ricchi di tecnologia. Nuove strutture definite con un terribile errore comunicativo ‘unici’. Questo ha spaventato le persone. oggi si comincia a capire qualcosa in più della visione della sanità di Filippo Saltamartini, assessore regionale in quota Lega. Cambia il piano socio sanitario “ma gli ospedali in fase di realizzazione saranno completati” precisa in una nota la Giunta rasserenando i fermani.
Di certo, Acquaroli ha concordato con il suo assessore di “superare il modello dell'ospedale unico e procedere a una riorganizzazione della rete ospedaliera per una sanità più diffusa sul territorio e che tenga conto di quanto accaduto durante l'emergenza pandemica”. chiaro che questo dovrà procedere anche con piani nazionali, visto che ci sono decreti che limitano servizi in base ai numeri che un territorio può garantire.
Tutto questo comunque sarà parte del futuro piano socio sanitario ma intanto è dentro la modifica di quello attuale.
“Noi – aggiunge Saltamartini – vogliamo raggiungere un maggiore equilibrio, evitando le concentrazioni previste dal modello dell'ospedale unico. Per questo motivo è necessario rivedere le direttrici di sviluppo della rete ospedaliera marchigiana: noi vogliamo migliorare l'offerta sanitaria per la popolazione marchigiana e, di conseguenza, la riduzione della mobilità passiva".
Il tutto non fermando la realizzazione del nuovo Ospedale Materno infantile Salesi di Ancona, dell'ospedale Ancona Sud INRCA Ancona-Osimo e il nuovo ospedale di Fermo, “che anzi termineranno in tempi brevi”.
r.vit.
