FERMO - Massimiliano Celi l’aveva promesso a inizio mandato: “L’Ance Fermo avrà una sua sede”. Il momento è arrivato, i costruttori affiliati a Confindustria oggi dominano la palazzina a due passi dalla rotondo che porta al quartiere di Santa Petronilla, all’imbocco di quella che il presidente regionale Stefano Violoni definisce “la più importante arteria del territorio”.
Il presidente provinciale è chiaro: “Dopo 20 anni la prima sede operativa. Lo avevo promesso, questo è un ufficio operativo per supportare le aziende associate. Ci siamo riusciti. Il Fermano, vanta la presenza di numerose imprese di varie dimensioni, alcune anche strutturate. Per questo serviva un punto di riferimento che dia supporto a 360 gradi su vari aspetti normativi che regola le costruzioni. E di certo cresceremo con la base associativa”.
Al suo fianco c’è il vicepresidente nazionale De Bartolomeo: “Apprezzo la voglia di fare, di migliorarsi. L’apertura della sede va in questa direzione. L’attività sul territorio è un servizio, servono capacità, conoscenze per superare i problemi delle imprese. Che sono sempre tanti. Noi ci muoviamo tra tanti nemici: lo Stato, il fisco, le stesse associazioni”.
Ma non mancano gli alleati: “In primis le imprese, poi le istituzioni, dal prefetto alle forze dell’ordine. Noi lavoriamo nelle regole, certi che abbiamo chi ci difende. La sede è un simbolo. Questo è un luogo di ascolto e confronto, dove non essere d’accordo per poi trovare la soluzione migliore”.
Ascolta Edoardo D’Alascio, il prefetto che con la sua presenza manda un messaggio chiaro: fare sempre tutto nelle regole. “Sono qui da aprile, ho parlato con molte associazioni. Il ministero dell’Interno ha un rapporto privilegiato con Ance. Una sede a Fermo ci aiuta a relazionarci, abbiamo gli stessi obiettivi. Interfacciamoci per il bene comune, tra ricostruzione e Pnrr che necessitano di attenzione per evitare attacchi di aziende legate al mondo della malavita. Noi ci siamo”.
Come c’è il sindaco Paolo Calcinaro, insieme con il collega di Servigliano Marco Rotoni, che sul settore edile crede: “Aprire spazi di rappresentanza e operatività è importante per la provincia. E ne abbiamo altri da conquistare. Abbiamo tutti un nemico comune nella burocrazia. C’è per tutti, che siate imprese o come noi enti pubblici. L’spirazione di un sindaco e di una impresa del territorio è di poter agire. Ci piacerebbe lavorare con le nostre aziende, sono certo che non farebbero passi falsi. Poi per burocrazia arrivano aziende da ogni dove, via sorteggio, e ti ritrovi magari dopo sette giorni bloccato”.
Il supporto del Comune è nella realizzazione, nel giro di tre settimane ci sarà l’atto notarile, per una scuola edile a Fermo che coinvolge anche gli artigiani, che hanno preso parte alla festa dei colleghi confindustriale, con i vertici della Cna di Fermo. “Qui si potranno specializzare chi si approccia ai mestieri e aggiornare chi è dentro, perché la sicurezza, e guardo Marcello Luciani dell’Anmil, deve essere sempre aggiornata. Una scuola in più a Fermo e faremo grazie alle varie realtà”.
La chiosa finale è di Stefano Violoni, presindete regionale Ance: “Ance c’è, e sempre sarà al fianco delle amministrazioni. Le imprese hanno una responsabilità sociale. L’edilizia è stata per anni un traino, lo tornerà a essere nel prossimo futuro e speriamo anche nel lungo periodo. Ma abbiamo bisogno di leggi che rivedano quanto oggi è scritto. Speriamo che le nuove norme aiutino le imprese a essere sempre un riferimento sociale”.