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"Non lascerò la città in mani insicure". Calcinaro e il futuro di Fermo: università al Fontevecchia, fast food a Campiglione

29 Dicembre 2023

FEREMO – “Non lascerò la città in mani insicure”. Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, è dirompente nel suo bilancio di fine anno. È, come altri suoi colleghi, in attesa di sapere se il Governo sbloccherà o no la legge che permetterà il terzo mandato ai sindaci dei comuni sopra i 5mila abitanti.

“Se così sarà, mi sentirei tirato in ballo. Ma se non verrà concesso, non me ne vado. Il mio interesse è Fermo, lo dico a tutti. Questa è la mia città, il posto che amo a cui dedico il mio tempo da 11 anni. Per cui, non la lascerò in mani insicure, magari torbide o che vengono da fuori. I cittadini sappiano che io ci sarò comunque”.

Il futuro riempie le parole di Calcinaro, affiancato dalla sua Giunta. Potrebbe limitarsi al bilancio, ma quando hai chiuso un 2023 da 100 milioni di Pnrr, “grazie al grande lavoro di tutti gli uffici”, hai sbloccato Campiglione, “partiti i lavori per l’outlet di Nerogiardni e preso arriverà una grande catena di fast food nazionale”, guardare al domani è obbligatorio.

“Sono convinto che lo sviluppo di una città e le possibilità di lavoro dei giovani non si possano fermare dentro le mura. Dove abbiamo due progetti importanti che porteranno vantaggi” prosegue Calcinaro. il primo riguarda il Fontevecchia che nel piano di recupero da 15 milioni prevede un ampia porzione da destinare all’Università, che sta crescendo e ha bisogno di spazi.

“Pensate che la Magistrale di infermieristica, appena partita, con 25 posti ha ricevuto 440 domande. Per questo la Politecnica sta già valutando l’ampliamento. Questo significa economia”. La seconda ‘mossa’ è quella sul mercato coperto: “Con ITS, Confindustria e Alberghiero di Porto sant’Elpidio ci saranno corsi professionalizzanti con spazi aperti anche a iniziative cittadine, un rilancio con almeno sette tipologie di corsi”.

Infine, il nodo ospedali, con il nuovo in palese ritardo. Cosa fare del vecchio Murri? “Se ci si sposta la Provincia, si potrà creare un vero polo scolastico, dando spazio anche allo Scientifico. Oppure ci si possono spostare Inrca o via Zeppilli e cominciare a riprogrammare aree della città” conclude Calcinaro che nel 2024 vuole far partire anche la riqualificazione del Girfalco e investimenti per 800mila euro negli impianti sportivi.

r.vit.

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