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"Noi portiamo competenza". Italia Viva e Azione irrompono sul voto. "I calzaturieri hanno bisogno di risposte: nuovo Ice e sgravi fiscali"

30 Agosto 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Azione, Italia Viva e un nome chiaro nel simbolo: Calenda. Il terzo polo, come è stato definito, prova a stupire le Marche, ma per entrare serve almeno il 7%. Alessandro Bargoni fa da padrone di casa: “Siamo la novità della campagna elettorale. Una opzione vincente in prospettiva, ma siamo certi già dal 25 settembre. L’obiettivo è il proporzionale al Senato. Se il centrodestra avrà 107 senatori è un conto, altrimenti senza questa soglia il terzo polo sarà ago della bilancia di ogni possibile maggioranza con una predilezione ai programmi”.

Punto fermo è il nucleare pulito, lanciato da Calenda che unisce competenza a capacità di affabulare. “Ci aspettiamo un consenso politico ampio a Draghi per poter fare subito un decreto legge che affronti il caro energia” prosegue.

Serve serietà, ribadiscono, in campagna elettorale con proposte che bisogna poi coprire: “Se dobbiamo trovare duecento miliardi per il gas, da qualche parte vanno presi e quindi inutile dire di andare in pensione a 60 anni o che si vuole fare anche la flat tax”.

I candidati di punta sono arrivati a Fermo, sono tutti marchigiani: Fabio Urbinati, capolista al Senato; Maria Stella Origlia all’uninominale che sfiderà Battistoni; Tommaso Fagioli, coordinatore regionale di Azione è la punta di diamante; Fabio D’Erasmo è nel listino della Camera.  “Bella Fermo, tenuta bene. La nostra è una campagna con il sorriso. Tra rincari alle bollette e un calzaturiero in crisi, assurdo che negli altri partiti siano pieni di figure che arrivano da fuori. territorialità, qualità e competenza sono e caratteristiche delle squadre di Calenda e Matteo Renzi” sottolinea Fagioli.

Puntano su scuole che si alimentano da sole, quindi edifici nuovi e tecnologici. “Pensando al calzaturiero, sappiamo i problemi che ci sono, aggravati dalla Russia. Abbiamo diversi iscritti e saremo presenti nel distretto”. Due le idee già sul tavolo: un’azione sul costo del lavoro, con aiuti fiscali alle imprese. “E poi la rivisitazione dell’Ice per dare una mano maggiore sui mercati internazionali”.

Urbinati è il politico più esperto del gruppo e coordina Italia Viva nelle Marche. “Con Azione lavoriamo insieme da due anni. I sondaggi ci danno oltre il 7% (Porta a Porta) ma è il trend che ci interessa e il nostro è positivo. Noi siamo il voto utile. A destra chiedono a Draghi di intervenire, dopo averlo sfiduciato, un paradosso. Nel centrosinistra ci si allea con chi voleva abolire gli aerei privati”. Insomma, come a livello nazionale, anche nelle Marche ce ne è per tutti in casa terzo polo.

Sono pronti a ripartire da quella che fu ‘Industria 4.0’ allargando la tecnologia alla transizione ecologica. “Dobbiamo guardare al futuro, ma anche al presente. Che succede a ottobre con le bollette che non si riusciranno a pagare, stacchiamo tutto? È impensabile. Come è impensabile non ripartire dalle infrastrutture, in primis dall’A14 il cui stop per il 70% delle colpe è delle amministrazioni locali”.

Sono convinti di raccogliere su Fermo molti voti, anche grazie a Fabio D’Erasmo, e annunciano che saranno presenti anche alle elezioni amministrative di Porto Sant’Elpidio tra pochi mesi. “Noi non siamo una somma di esperienze, ma un progetto chiaro che ha un percorso. Qui non si parla di candidatura, ma di una strada che porta alla casa dei riformisti e dei liberali”.

Vorrebbero essere il partito degli amministratori, oltre che dei cittadini che si sono allontanati dal voto: “Li raggiungeremo con i nostri attivisti e volontari, anche chi ha fatto scelte coraggiose lasciando l’Udc come Moreno Bellesi. O Liliana Biccirè con Piero Massucci che lavorerà su Fermo, insieme con Azione. E così Waiss Ripa, renziana della prima ora. Ci sono i front man, ma soprattutto una squadra che crede nel progetto senza avere seggi sicuri. Ma se prenderemo il 10%, avremo Draghi ancora presidente del Consiglio”.

L’ultima parola è della candidata Origlia: “A Fermo ho trovato la cattedra, oggi vivo ad Ascoli. In questo territorio c’è competenza. Quando sono arrivata a inizio anni 2000, i giovani avevano aspettative diverse. Oggi ce ne sono tanti con il diploma in mano che sanno di dover andare fuori. Chi si candida al Parlamento deve pensare alle nuove generazioni, che significano sviluppo per un Paese civile. Pr questo punteremo sempre più sugli Its, che il centrosinistra ha inventato e poi abbandonato”.

Per tutti lo slogan finale: deve tornare di moda la competenza. “Non regaliamo redditi facili per stare sul divano, spingiamo il ragazzo a imparare e a lavorare” concludono dando appuntamento ai simpatizzanti al Tropical di Porto San Giorgio il 7 settembre per la cena elettorale.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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