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"Noi ci crediamo". Cognigni non ha dubbi: "Quattro partite che valgono tutto". A Imola con la carica dei tifosi: "Ripagheremo la fiducia"

1 Aprile 2022

di Valentina Sabelli

FERMO - Anima e cuore della Fermana, con Urbinati è il modello da seguire per uscire dai bassifondi impegno, determinazione e convinzione: ecco Luca Cognigni.

Cognigni, con il Cesena forse la partita più bella in maglia gialloblù?

“Si credo di sì, insieme a quella con la con Sambenedettese. Sono dispiaciuto perché meritavamo la vittoria. Il goal al 90’ è stato un duro colpo”.

Macchi e Cognigni in gol con delle prodezze. La vostra è stata una risposta importante alle critiche?

“A Fermo le critiche per gli attaccanti non sono mai mancate. Domenica siamo riusciti a creare tante situazioni per fare goal. Quello di Macchi credo possa definirsi tra i più belli di questi anni in C”.

Bernardotto del Teramo avrebbe dovuto fare tanti numeri ma poi le statistiche dicono 5 goal lui e 5 lei.

“Fare goal in questa serie non è semplice. A parte chi ne fa tanti, sicuramente qualcuno in più avrei potuto farlo ma adesso mi concentro sulle partite che mancano”.

Mister Baldassarri è appena arrivato. Cosa succede a un giocatore che in una sola stagione subisce tre cambi. Resettate tutto?

“Io conoscevo già mister Baldassarri. Abbiamo avuto sempre un buonissimo rapporto. Per quando riguarda gli esoneri, le colpe sono di tutti. Speriamo di concludere questo campionato giocando al meglio queste quattro partite”.

La Fermana di domenica ha ricordato quella di Cornacchini. Che ne pensa, ci sono similitudini tra quella Fermana e quella di Baldassarri?

“Come modulo e interpretazione della partita, sicuramente sì. Non ci siamo scoperti, abbiamo spinto e abbiamo giocato creando. Dobbiamo dare continuità a quanto di buono fatto vedere”.

Come affrontate la prossima sfida, con che animo?

“La prestazione di domenica ci ha ridato fiducia. Venivamo da due partite dove avevamo fatto male e si percepiva disfattismo. Sarà uno degli ultimi treni come lo sarà per loro vista la classifica”.

Cosa è capitato con Mister Riolfo? Qualcosa si è rotto?

“Parlare del passato non è bello. Eravamo partiti bene e poi 13 partite senza vittoria. Era indubbiamente subentrata sfiducia. La società ha deciso di cambiare e le valutazioni le faremo alla fine di tutto.”

Con Baldassarri vi eravate conosciuti ad Ancona, partito a bomba e poi un gravissimo infortunio.

“È stato un anno complesso quello. Con Brini diventai capitano seppur volessi andare via. Poi l’infortunio, il fallimento e la retrocessione”.

Tifosi pronti per Imola, che ne pensa?

“So che tra I tifosi c’era un po’ di depressione dopo gli ultimi due scontri persi. Ci sono sempre stati anche nei momenti difficili. Sanno che da parte nostra c’è sempre stato grande impegno. Dobbiamo ricambiare la loro fiducia (pullman in partenza per Imola, prevendite aperte, ndr)”.

Andreatini è tornato. Cosa vi può dare?

“Non ce lo aspettavamo proprio. Con lui ho un ottimo rapporto e sicuramente ci darà una motivazione in più. In questo momento una ventata di positività è indispensabile”.

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