FERMO – Quanto sta impattando il Covid sul settore moda? Alessandro Migliore e Paolo Silenzi, i vertici della Cna di Fermo, presentano l’indagine commissionata dalla CNA Federmoda alla LocalGlobal.
Uno studio strutturato, 500 le aziende coinvolte. Per Migliore, che è anche responsabile Federmoda per Macerata e Fermo, non c’è settore che possa dirsi fuori dalla crisi. In particolare, preoccupa il mondo della modelleria.
“Se la filiera soffre la mancanza di commesse, il reparto modelleria non lavora: infatti l’azienda, in questo momento, non è propensa né al rinnovamento dei campionari né ad investire in ricerca e sviluppo. Facendo a meno della professionalità del modellista, porta sul mercato un prodotto sufficiente ma che manca di innovazione, che è stata invece la caratteristica della calzatura made in Marche” spiega Paolo Silenzi.
I numeri sono drammatici: le imprese annunciano un calo che va dal 33 al 66%, per metà invece si parla dell’85%. Non solo, l’indagine fa emergere che “meno del 10% delle aziende conferma per l’anno in corso gli investimenti programmati, aumentando invece l’indebitamento, con i contributi mirati a coprire i costi e a fronteggiare i ben noti problemi di liquidità” aggiunge Migliore.
Mercati in stallo, alcuni chiusi, come quello americano. “Manca in generale la propensione all’acquisto dei prodotti moda da parte consumatori”. In termini eleganti si parla per il settore di ‘ragionevole preoccupazione’, con una sola speranza: il 2021. “L’aspetto positivo è che le imprese non stanno chiudendo, nel secondo trimestre 2020 il settore manifatturiero è aumentato di 14 unità”.
