FERMO - L’assessore che gestisce i lavori pubblici normalmente è il più mediatico. Ma non a Fermo, dove la pesante delega è nelle salde mani di Ingrid Luciani, l’ingegnera che lavora e parla poco. Ci pensa poi il sindaco Calcinaro a comunicare lavori e progetti via social.
Questa volta, però, Ingrid Luciani a inizio anno non può che tracciare un bilancio. “Abbiamo dato concretezza ai bandi che il Comune si è aggiudicato tra affidamenti, ulteriori progettazioni e cantieri”.
Assessora Luciani, uffici super oberati?
“Un ingente lavoro che dimostra la professionalità, la competenza e la dedizione al servizio della città del personale guidato dai dirigenti Paccapelo e Della Casa”.
Partiamo dal Pnrr.
“Tanti fondi, penso al recupero del parco di Villa Vitali, all’efficientamento energetico del teatro, al trattamento anaerobico della frazione organica dei rifiuti, alla messa in sicurezza sede stradali varie: Pnrr dissesti idrogeologici e interventi di messa in sicurezza o mitigazione del rischio del territorio. Ma sono tanti di più, l’elenco è lungo: i lavori in via Tornabuoni, la manutenzione della piscina, la palestra e la ciclabile a Marina Palmense, le scogliere”.
Una delle sue priorità son sempre state le scuole. Il 2024 cosa prevede?
“Il nuovo asilo nido a Campiglione, i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico scuola primaria ed infanzia Molini. E poi partirà la rifunzionalizzazione dell’ex Ugo Betti, l’efficientamento energetico della Da Vinci Ungaretti e l’ampliamento della don Dino Mancini con una nuova mensa, ulteriori aule, bagni e ascensori”.
Il prossimo sarà anche l’anno del mercato coperto?
“Proseguono i lavori di recupero e rifunzionalizzazione con interventi di efficienza energetica e verrà avviato il completamento del piano seminterrato e porzione piano terra. Il tutto grazie ai fondi dell’Iti Urbano. Già è definito anche l’uso di una importante parte che viene affidata alla Fondazione ITS guidata dal presidente Santori: avremo un’offerta formativa che vedrà corsi di studio, laboratori, progetti predisposti sulla base dei reali fabbisogni delle imprese. Un progetto che vede la collaborazione di Confindustria e Alberghiero. Ulteriori spazi saranno poi adibiti a uso del Fermo Tech, del coworking e di manifestazioni”.
Parlando di ‘ex’ c’è anche il Fontevecchia.
“Il progetto vedrà ospitare, oltre al completamento dell’area museale, anche la futura sede di corsi delle professioni sanitarie di Univpm. L’Università di Fermo cresce e dunque avrà a disposizione nuovi e importanti spazi”.
Una sfida è il recupero dell’ex Conceria?
“Stiamo creando un complesso con finalità sociali, culturali e abitative. Al termine dei lavori, tra le tante cose, avremo 32 appartamenti, un centro riabilitativo sociale e un incubatore impresa sociale per le caring e le health”.
Luciani, sarà anche l’anno del ponte ciclopedonale?
“Un’opera di assoluta importanza per cui si è lavorato. Dal punto di vista architettonico è uno dei ponti più proporzionati che ci siano con le sue forme, visibile da lontano e dall’autostrada con i suoi archi, i 55 metri di lunghezza del solo impalcato, i 6 metri di larghezza. Riveste una grande importanza dal punto di vista ambientale e turistico”.
Il grande progetto è però quello sulla carta del nuovo Iti Urbano. Ce lo spiega?
“Intanto è nato da una campagna di ascolto degli stakeholders in collaborazione con Nomisma. Si intitola ‘Soft blue Fermano. Un mare di attrattori per un waterfront comune”. Tra le cose previste c’è la riqualificazione del Girfalco, il completamento della Ciclovia Ete vivo (da Calderaro a Fonte Fallera), la rinaturalizzazione dell’area naturalistica di Marina Palmense, il waterfront di Casabianca, il miglioramento dell’accessibilità alle spiagge per i disabili, senza dimenticare un piano di valorizzazione in chiave turistica degli attrattori culturali, naturali, sociali e sportivi presenti nel territorio con la rete dei Comuni costieri con cui recentemente è stato sottoscritto un accordo di promozione turistica congiunta”.
r.vit.
