MONTEGIORGIO – Sono passati tre mesi e sono di nuovo tutti lì. Anzi, questa volta sono ancora di più. L’onorevole Mauro Lucentini ha fatto della monti – mare un suo obiettivo di mandato e, forte della condivisione di progettualità e idee con l’attuale amministrazione regionale, quando chiama trova sempre risposte. Il presidente della regione Francesco Acquaroli continua a metterci la faccia sul progetto infrastrutturale. Questa volta lo ha fatto insieme con due assessori, Guido Castelli, che ha la delega alle aree interne, e Francesco Baldelli, delega alle Infrastrutture, oltre alla presidente della Provincia Moira Canigola e i consiglieri regionali fermani.
Ad ascoltare, ma anche a parlare, numerosi sindaci. Prima di parlare di progetti, servono le risorse. E su questo si sta muovendo il presidente della regione. Che non fa proclami su prime pietre, ma lavora sulla strategia. “La Monti-Mare è un’opera strategica sulla quale stiamo lavorando, anche rispetto alle possibilità di finanziamento legate al Pnrr sisma. Sono in corso interlocuzioni continue con i Ministeri, Anas e le autorità competenti sia per quanto riguarda il grande progetto della Mezzina, sia per la possibilità di prolungare la Pedemontana sia a sud che a nord dell’attuale tratto Fabriano – Muccia, che potrebbe essere un freno per lo spopolamento e una iniezione di fiducia e rilancio per le aree che sono state colpite dal sisma” spiega il governatore.
I sindaci si alzano con qualche speranza in più, perché nel piano di rilancio del turismo, la viabilità è un tassello imprescindibile. “Se mettiamo insieme tutti i pezzettini del puzzle, si vede un disegno. L’idea della Regione è di recuperare nella parte alta un collegamento con Ascoli Piceno, da Comunanza a Sarnano (Pedemontana). A quel punto da Amandola c’è tutto l’interesse a creare un primo segmento di comunicazione verso la costa” ribadisce Marco Rotoni, primo cittadino di Servigliano. Per fare tutto questo, tavolo aperto con il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini. “Del resto, da Amandola a Montegiorgio la monti-mare si muove dentro il cratere” precisano i sindaci, quindi i fondi sono usabili.
Al contempo, è partito il potenziamento del tratto costiero con la bretella dal casello alla Lungotenna e con la viabilità connessa all’ospedale di Campiglione. “Resta fuori la parte centrale, ma bisogna iniziare” riprende Rotoni.
“Fondamentale è concentrarsi sulla Mare-Monti, per la quale già stiamo stanziando importanti risorse, mentre per il suo completamento - sin da subito - vorremmo proporre di sfruttare le risorse destinate alle Infrastrutture nell'area del cratere, non dimenticando la Mezzina che è strada provinciale dall'enorme potenzialità intervalliva e di collegamento tra strade statali, dalla strada Ss 77 alla Salaria. Per questo abbiamo richiesto a Ministero e Anas che detta arteria possa essere considerata strada di rilevanza nazionale. Questo tratto di viabilità, importante anche per interconnettersi alla rete ospedaliera, risulta finanziariamente particolarmente oneroso ma ciò non deve scoraggiarci” riprende Baldelli.
C’è la volontà politica, c’è il piano, ci saranno le risorse. Ne è convinto l’assessore al Bilancio, Castelli: “Le Marche nel rispetto della loro declassificazione in aree di transizione e quindi in una condizione di svantaggio riconosciuta porterà un aumento del 76% delle nostre risorse che potremmo utilizzare nella nostra programmazione”. I sindaci alzandosi hanno un solo commento: che sia dopo 40 anni la volta buona? “Dalla Monti-Mare alla Mezzina, due arterie strategiche per dare ossigeno alle imprese del territorio e risposte attese da anni” conclude il primo cittadino di Montegiorgio e padrone di casa Michele Ortenzi.
Raffaele Vitali