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Mille cantieri per rinascere davvero. Castelli parla con i numeri: accelerare sulle chiese e ridare la casa a chi vive ancora lontano

5 Settembre 2023

FERMO – La ricostruzione nel Fermano? I numeri li ha raccontati il commissario Guido Castelli ai sindaci riuniti in provincia, chiamati dal presidente Michele Ortenzi e dalla consigliera delegata pisana Liberati. “A livello di ricostruzione privata si sono conclusi 500 cantieri e altri 434 sono al momento al lavoro”. A questi si aggiungono 297 cantieri in fase di istruttoria. “Parliamo di pratiche approvate per 343 milioni di euro, mentre i fondi liquidati per l'avanzamento dei cantieri ammontano a 184 milioni di euro”.

Ad ascoltare il senatore, affiancato dal consigliere regionale Andrea Putzu e dal direttore dell’ufficio ricostruzione Marco Trovarelli, c’erano anche le associazioni di categoria. “Possiamo dirci soddisfatti dei numeri, che illustrano meglio di qualsiasi argomento l'avanzamento della ricostruzione privata, ma senza ignorare le difficoltà del momento. C'è – aggiunge Castelli - l'esigenza di dare priorità assoluta alle prime abitazioni da riparare e ricostruire, e quindi alle famiglie che vivono ancora fuori casa con il Contributo di autonoma sistemazione, in Soluzione abitativa di emergenza o nei moduli Mapre” riprende il commissario.

Che sa bene quante difficoltà ci siano. “Registriamo inoltre un ampio volume di lavori che sta mettendo alla pro-va la capacità progettuale e imprenditoriale, a cui si aggiunge la questione del Superbonus 110% che stiamo affrontando per trovare ulteriori soluzioni efficaci che, mi auguro, potremo dare in tempi brevi”.

Meglio, ma non troppo, va la ricostruzione pubblica, che va però supportata con maggiori risorse. Dei 401 inter-venti programmati, la metà sono quantomeno in fase di iter avanzato. Si parla di 370 milioni di euro, cifra enorme dopo l’ulteriore stanziamento di 106milioni deciso a marzo da Castelli.

Si parla di chiese, che in provincia di Fermo sono 57 per un valore di 34 milioni di euro, delle opere legate al Pia-no nazionale complementare sisma e di tutte le opere delle Ordinanze speciali in deroga, tra cui le 31 scuole da ricostruire o riparare con 87 milioni di euro, di cui 11 già avviate.

A sette anni dal sisma, Castelli non nasconde le cifre: il 12% degli interventi è stato concluso, il 9% è in corso e un altro 10% è stato appaltato, il 7% ha sbloccato il contributo dopo la progettazione e un altro 15% degli inter-venti ha terminato la fase progettuale. Ma c’è un 47% delle opere finanziate ma ancora in attesa del progetto.

“Il 98% degli iter delle opere del nuovo piano varato a marzo è stato avviato. Ora dobbiamo accelerare per recuperare l'operatività anche di quelle opere che ancora oggi stentano ad avviarsi e trovare i giusti spunti programmatici per dare seguito a chiese e scuole” riprende Castelli che ha sottolineato il ruolo dei sindaci.

“Il loro lavoro è straordinario. Noi abbiamo scelto di stare il più possibile al fianco dei sindaci e sono certo che le nostre comunità raccoglieranno presto i frutti di questa importante sinergia istituzionale”.

@raffaelevitali

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