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Meno disoccupati e grande richiesta di manodopera. Ma chi può si licenzia. "Nelle Marche record di contratti a tempo"

30 Settembre 2022

FERMO – Non si trova la manodopera? Un motivo c’è e lo sottolinea la Cgil. “Troppa incertezza, ecco perché si fugge dal lavoro. Bisogna puntare sulla qualità”. Lo ha detto ieri il segretario di Fermo, Alessandro De Grazia, lo ribadisce quella regionale Rossella Marinucci.

I numeri del primo semestre possono essere letti in più modi. Il dato positivo è che cresce il tasso di occupazione, In modo più marcato nell’agricoltura (+28,1%) e nelle costruzioni (+27,8%), mentre le altre attività dei servizi segnano un calo del 3,9%.e scende quello di disoccupazione (5,2%): “I disoccupati diminuiscono di 15 mila unità (-30,1%), in particolare risulta significativo il calo delle disoccupate (- 10 mila unità)”.

Crescono le assunzioni, +21,3% sul 2021 ma anche un +8,6% sul 2019. Ma è qui che arriva il dato meno positivo: “Quelle a tempo indeterminato sono una quota  ridotta (12,1%); la tipologia più presente è il contratto a termine (35,8%), seguita dall’intermittente (17,4%). Nelle Marche, la quota di contratti a tempo indeterminato sul totale di quelli attivati è nettamente sotto la media del Paese: la regione è quartultima.

Anche l’incidenza dei contratti a termine sul totale è inferiore alla media nazionale (35,8% contro 41,5%). In riferimento alle attivazioni di contratti di somministrazione, il valore regionale è superiore alla media nazionale (14,6% contro 13,1%). La regione risulta inoltre essere la prima in Italia per la più alta incidenza dei contratti intermittenti (17,4% contro la media nazionale del 8,8%)”.

Tutto questo comporta che ci siano alti numeri di dimissioni, spesso legate al fatto che contratti a tempo determinato non vengono mai convertiti in un rapporto stabile. “Questi dati confermano che il mercato del lavoro delle Marche è caratterizzato da rapporti di lavoro precari e di breve durata, tali da nascondere anche evasione contributiva e contrattuale. Va ricercata la piena e buona occupazione e per realizzare questo obiettivo chiediamo alla Regione di destinare tutte le risorse. Troppi lavoratori sono in sofferenza da tempo: i contratti sono sempre più precari e senza diritti, le retribuzioni troppo basse. Sono questi i motivi per cui si fugge dal lavoro”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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