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Medici della montagna spostati sulla costa, i sindaci alzano la voce: "Serve sicurezza per cittadini e turisti"

18 Giugno 2021

AMANDOLA – La montagna non vuole essere solo una meta turistica e il luogo in cui tutti si riempiono la bocca per la sua bellezza e importanza. I sindaci del Fermano che gravitano tra i Sibillini si compattano e parlano con una voce sola per quanto riguarda la situazione sanitaria. Intesa non come risposta alla pandemia, la lotta contor il covid procede molto bene, ma come infrastrutture, in particolare ospedali e ambulatori.

“Turisti e presenze in aumento. Serve un soccorso sanitario all’altezza” è il primo pensiero de sindaci di Montelparo, Montefalcone Appennino, Santa Vittoria in Matenano, Smerillo, Amandola e Montefortino.

 “Nei mesi estivi incremento della popolazione e presenza costante di visitatori. Con l’ospedale più vicino a oltre 50km, occorre un servizio di emergenza-urgenza pronto a coprire velocemente l’intero territorio montano h24”. Questo in attesa che il nuovo nosocomio di Amandola, che sta procedendo spedito, prenda vita. Magari con l’aggiunta del reparto di Medicina che aspetta solo l’ok della regione. “Sono sempre di più coloro che preferiscono il territorio montano. Infatti, nello scorso anno, nonostante la pandemia, si è registrato un raddoppio delle presenze turistiche nei Comuni ai piedi dei Sibillini”. Anche per l’estate 2021, si prevede una crescita e già queste prime settimane di giugno ne danno conferma.

“Già scontiamo un grave deficit infrastrutturale, eppure i turisti arrivano. Siamo letteralmente presi d’assalto. Oltre a un importante ritorno economico e sociale per l’intero territorio montano è necessario porre l’attenzione sull’importanza della sicurezza per i turisti e cittadini del posto” ribadiscono i sei primi cittadini.

Sicurezza è usare al meglio quanto realizzato, come la pista per l’elisoccorso h24. “Lo scorso anno, ad esempio, c’è stato più di un problema nel punto di primo soccorso ad Amandola, tra l’altro l’unico operativo in tutta la zona montana. Un servizio di emergenza-urgenza all’altezza per i nostri Comuni è fondamentale. Le aree interne sono isolate e sempre più lontane dal sistema sanitario, è fondamentale avere in loco più unità ed ambulanze operative che portino soccorso in modo efficiente”. Chiaro che la speranza dei sindaci è che l’Asur 4 ci abbia già pensato. Ma meglio prevenire.

L'unico Pronto Soccorso per l’intera zona dell’Alto Fermano non può essere depotenziato. “Depotenziare la sanità montana, spostando anche qualche medico di guardia verso la costa fermana, non va a vantaggio di nessuno ma crea solo ulteriori problematiche. Le zone di mare sono già avvantaggiate per la vicinanza col Murri di Fermo e con i vari presidi ospedalieri della costa, oltre ad avere strade migliori e più efficienti mentre le aree interne non avrebbero servizi sanitari a cui aggrapparsi” proseguono.

Ricordando che essere veloci e ‘vicini’ ai fatti evita tragedie: “L’episodio dello scorso week-end a Montefortino ne è la conferma, in quel caso è stato decisivo l’intervento dei soccorsi sanitari e di varie unità operative di pronto intervento. Eventi simili possono ripetersi, per questo chiediamo un valido servizio di emergenza-urgenza sanitario per l’intera area montana. Questi territori marginali meritano la massima attenzione e l'identico rispetto assegnato ai paesi della costa” concludono i sindaci.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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