FERMO – Marcafermana inizia dalle nomine e da quella più scontata: Daniele Gatti è il vicepresidente. Un direttivo al maschile, se non fosse per Laura Latini. Che si è subito ben inserita, come dimostra la carica di tesoriere che Ivano Bascioni (nella foto con Stefano Pompozzi) le ha assegnato. Ma non è un bel vedere 12 uomini e una donna in un’associazione che svicola le regole sulla parità di genere solo perché non è completamente pubblica.
Uno dei temi che è stato affrontato è il tema della credibilità di MarcaFermana, su cui il territorio sembra non credere fino in fondo. I comuni hanno avuto il coraggio di mettersi insieme, firmando da un notaio l’atto di nascita, ma poi alla prova del nove si fermano un passo prima di ‘cedere’ un po’ di indipendenza per il fine comune di promozione provinciale.
Questo è uno dei compiti che avrà Bascioni, fare di questa rete un motore reale di azioni. Lo aiuterà senza ombra di dubbio gatti, che porta il know how del commerciante, di chi è riuscito a trasformare un campeggio in un Family village. E non è una differenza lessicale.
Durante la prima riunione anche un paio di direttive: lasciare qualcosa in più di oggi al termine del triennio; lavorare nell’immediato per l’estate 2020. Il che significa puntare sull'app SmartMarca, spingendo i comuni che ancora non comunicano né luoghi e orari di apertura ad essere collaborativi: inserendo il logo dell'App sulle proprie brochure, per esempio. O tutti si attivano o a poco serve pagare una quota di partecipazione. E poi confermato ‘Marca in bus’, servizio che verrà ampliato, se verranno trovate le risorse, anche ad aree fuori cratere, inserendo in primis la zona calzaturiera.
r.vit.
