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Marca in bus, così l'entroterra fermano apre le porte ai turisti

30 Giugno 2021

di Francesca Pasquali

PORTO SAN GIORGIO - Una storia lunga tremila anni. Fatta di arte e paesaggi, tradizioni e buon cibo. È quella dell’entroterra fermano che spalanca le porte ai turisti. Grazie a Marca in bus, l’iniziativa di Marca Fermana che porta i vacanzieri della costa alla scoperta dell’interno. Con visite guidate e degustazioni gratuite, per lasciare
un ricordo che, si vorrebbe, indelebile. Il servizio quest’anno raddoppia. Sedici i percorsi in programma, per un totale di trentadue tour.

Perché ogni escursione si terrà due volte, per dare a più gente possibile l' occasione di visitare i borghi fermani. Si parte il 6 luglio e si va avanti fino al 26 agosto. Il martedì alla scoperta dei Comuni della valle del Tenna, il giovedì di quelli della valle dell’Aso. «Un progetto sempreverde», per il presidente di Marca Fermana, Ivano Bascioni. Nato quando alla guida dell’associazione di promozione del territorio c’era Stefano Pompozzi e arrivato alla quarta edizione.

«Un conto è vedere qualcosa con i propri occhi, un altro è farlo con gli occhi appassionati e competenti di una guida abilitata», aggiunge Bascioni. La guida in questione è Sara Giorgi che il territorio che racconta ai turisti lo ama davvero. «Se le Marche sono il distillato dell’Italia, il Fermano è il distillato delle Marche. Non abbiamo bellezze dai nomi altisonanti, ma una bellezza diffusa perfettamente conservata, che va spiegata», dice e svela il segreto del successo di Marca in bus: «Coccolare i visitatori raccontandogli una storia di tremila anni, unendoci arte e gastronomia e dando gli strumenti per capire perché questo patrimonio è ancora saldo».

Come gli altri anni, a portare i turisti alla scoperta dell’entroterra saranno i pullman della Steat. Che, per il presidente Fabiano Alessandrini, fa «da collegamento tra la consapevolezza che, per far restare il turista, bisogna portarlo fuori e la rete tra piccoli Comuni per uscire dall’anonimato». E che, per l’estate, ha lanciato un nuovo servizio: sette corse andata e ritorno per Amandola e Montefortino, fino al santuario dell’Ambro, per «dare una mano a quei territori ricchi di bellezze, danneggiati dal terremoto e dal Covid».

I bus per le gite nei Comuni della valle del Tenna partiranno, da Porto Sant’Elpidio, dall'Holiday (13.30), dall’area camper Frontemare (13.40) e dalle Mimose (13.50). Da Lido Tre Archi, dal camping Tre Archi (13.55). Da Casabianca, dall’area camper Baia dei Gabbiani (14) e dall’hotel Royal (14.05). Da Porto San Giorgio, da piazza Bambinopoli (14.15) e dal porto turistico (14.20). Quelli per i Comuni della valle dell’Aso, da Marina Palmense, dalla chiesa di Santa Maria a Mare (13.30) e dall’incrocio tra il camping Girasole e la Statale (13.35). Da Marina di Altidona, dal parcheggio del camping Riva Verde (13.45) e dall’hotel Caprice (13.45). Da Pedaso, dal piazzale davanti al Comune (13.55). Da Marina di Campofilone, da Ponte Nina (14.10).

«Un plus per i nostri villaggi – spiega la vicepresidente di Villaggi Marche, Paola Capriotti –, che può far sì che il nostro territorio diventi una destinazione». «Il cliente – prosegue – sceglie l’accoglienza sulla costa, ma vuole sempre più un’esperienza, e questa lo è 360 gradi». E comprende enogastronomia e manifattura. «La provincia di Fermo è piccola, ma ricca di piccole cose. Siamo contenti di poter dare ai nostri associati l’opportunità di far vedere i loro prodotti e le loro eccellenze», il commento del presidente della Cna Agroalimentare, Alessandro Quinzi. Per il responsabile della Confartigianato di Fermo, Paolo Tappatà, «siamo arrivati con colpevole ritardo a capire che bisognava offrire anche altro al turista, ma meglio tardi che mai».

«Sarebbe opportuno – aggiunge – che altri territori mutualizzassero le buone idee, per un salto di qualità a livello di offerta turistica». Prende la palla al balzo Bascioni: «Non sarebbe male, in regione, – la chiosa – parlare tutti con un’unica voce. È un discorso che abbiamo intavolato».

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