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Manzi e Curti ricaricano il Pd: "Scuola e giovani come priorità". E sulle infrastrutture torna la ferrovia dei due mari

28 Agosto 2022

FERMO – Il tandem d’attacco del Partito Democratico per le elezioni alla Camera dei deputati entra in partita. Irene Manzi con un affondo sul tema della scuola, Augusto Curti presentandosi supportato da miss preferenze, Anna Casini.

La Manzi si dedica alla Lega e a Salvini: “Per loro la scuola e il futuro delle giovani generazioni non sono importanti. Infatti, nel suo programma si parla solo di tasse inique e riforme delle pensioni insostenibili che graveranno proprio sui più giovani. Per noi, il sistema di istruzione nazionale è la sede in cui poter scrivere i propri destini, in sintonia con talenti e aspirazioni. Per questo, tra le altre cose, vogliamo contrastare i divari territoriali, sostenere i minori in situazione di povertà educativa, ripensare il tempo scuola affinché sia a servizio degli apprendimenti, combattere la dispersione scolastica”.

Per farlo, “la gratuità e universalità della scuola d'infanzia (3-6 anni) rientra in questo progetto. È una proposta in linea con quella offerta in molti Paesi europei che garantirebbe la scolarizzazione di altri 150 mila bambini che avrebbero maggiori opportunità. La differenza tra noi e la destra sta tutta qui: per il Pd investire in istruzione e formazione di qualità è la leva più efficace per ridurre le diseguaglianze e costruire società più eque che valorizzino i talenti individuali e il potenziale di tutti” prosegue la Manzi che del settore scuola e istruzione è referente nazionale Dem.

Curti, invece, gioca la carta del “nessuno parte sconfitto” pensando alla partita nazionale. Forte di 4500 voti presi alle ultime regionali, che però non sono bastati, l’ex sindaco di Force punta a conquistare gli indecisi, quel 40% che resterebbe a casa. “Chi convince parte di questo elettorato vincerà” ribadisce.

Un suo perno come deputato sarà quello della ricostruzione, “conosco bene le dinamiche, sono stato nella cabina di regìa guidata dal commissario Legnini”, e delle infrastrutture, “L’alta velocità non si può fermare nel nord della Regione. e poi c’è la ferrovia dei due mari”, ovvero il maxi progetto lanciato dall’allora presidente di Confindustria Ascoli Simone Mariani che piace sempre più alla politica.

@raffaelevitali

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