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Made in Italy ultima chiamata: maxi studio dell'Eurispes per svegliare l'Europa

27 Novembre 2019

FERMO - Voluto, pensato e realizzato: lo studio dell’Eurispes, nato con l’ex presidente dei calzaturieri Enrico Ciccola e l'ex numero uno di Assocalzaturifici Annarita Pilotti, è pronto. “Quello che ci aspettiamo – sottolineano gli imprenditori Valentino Fenni e Giampietro Melchiorri – è che il Governo utilizzi lo studio dell’Eurispes come un grimaldello in Europa. Forniamo contenuti per la battaglia politica che deve essere condotta con forza, puntando anche sul neo commissario europeo Paolo Gentiloni, ex premier e marchigiano d’origine”.

Occasione da non fallire, visto anche il peso ritrovato da parte dell’Italia all’interno di quella Commissione Europea che da anni boccia ogni piano, nonostante la volontà del Parlamento Europeo che ha già detto sì al made in.

I vertici dei calzaturieri del distretto durante un incontro al Micam

E così il distretto fermano – maceratese, al centro delle procedure per l’area di crisi complessa, punta Roma. “Il 4 dicembre è un giorno importante per il distretto calzaturiero. Il Governo ci apre le porte del suo palazzo per affrontare in maniera seria il tema del made in Italy che racchiude dentro di sé qualità, originalità, creatività, il nostro saper fare che motiva anche il prezzo di quanto produciamo” spiega il presidente dei calzaturieri di Confindustria Centro Adriatico, Valentino Fenni.

Sul tavolo ci sarà il corposo studio, 170 pagine di dati e analisi, realizzato dall’Eurispes realizzato dal team del professor Alberto Mattiacci, docente di Economia d’Impresa alla Sapienza e direttore scientifico della ricerca La strategia di difesa attiva del Made in Italy calzaturiero, che fotografa l’importanza, a livello economico e non solo, del made in per l’economia italiana, in primis per il distretto che unisce le province di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno.

“Uno studio frutto di un progetto finanziato dalla Camera di Commercio delle Marche e da Assocalzaturifici. Siamo felici che tra i relatori, al fianco del presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, ci saranno i due presidenti Gino Sabatini e Siro Badon. Uno sforzo importante da parte degli imprenditori che hanno completamente pagato lo studio per poter fornire al Governo il know how necessario per andare poi in Europa e ottenere il riconoscimento della certificazione d’origine, fondamentale per le nostre scarpe” aggiunge il vicepresidente di Assocalzaturifici Giampietro Melchiorri.

A Roma il 4 dicembre alle 11.30 ad accogliere imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, tra cui i vertici della Regione e numerosi onorevoli marchigiani, ci sarà il sottosegretario di Stato per gli Affari Europei, Laura Agea, da anni impegnata anche sul fronte europeo per il riconoscimento. “Vorremmo avere al nostro fianco i sindaci e gli imprenditori del distretto. Il nostro è un invito a partecipare alla presentazione, per far comprendere anche fisicamente l’importanza che il made in Italy riveste per il nostro territorio. Non capiterà un’altra occasione come questa in cui si uniscono parte scientifica, economica e politica”. Per partecipare bisogna comunicare la propria adesione a Confindustria Centro Adriatico, visto che per entrare a Palazzo Chigi è necessario accreditarsi.

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