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Luoghi del cuore, il Fai accende la luce su Monte Rinaldo: La Cuma è tra i dieci siti scelti nelle Marche

17 Febbraio 2023

FERMO - Si è chiusa la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo. A condurla, come sempre dal 2003, il Fai attraverso ‘I luoghi del cuore’. È l’undicesima edizione di questo evento che coinvolge tutta Italia, fino a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni. Quest’anno sono stati interessati 38mila luoghi con oltre 1,5 milioni di voti. Ne è uscita una graduatoria nazionale, con i super votati, e una regionale, con dieci luoghi per ogni regione d’Italia.

“In questa edizione, in maniera particolarmente evidente, ‘I Luoghi del Cuore’ hanno dato voce agli ‘ultimi’, a quei luoghi del patrimonio culturale italiano considerati minori, che non hanno mai avuto l’attenzione del Paese, ma che invece la meritano, e che senza l’amore delle persone che li hanno votati si sarebbero persi. Noi vogliamo ridare voce e dignità agli ultimi” commenta il presidente del FAI, Marco Magnifico. Per farlo serve visibilità, ma ovviamente è necessaria anche una copertura economica.

E per quello, oltre alle donazioni libere dei cittadini e dei soci Fai, c’è Intesa San Paolo, come conferma il suo presidente Gian Maria Gros-Pietro: “La cultura è un fattore fondamentale di coesione sociale e di crescita economica; per questo le attività culturali della Banca sono un elemento qualificante del nostro Piano di Impresa 2022-2025”.

Pubblicata la classifica del censimento, si apre ora la seconda fase de “I Luoghi del Cuore”, tutta rivolta agli interventi. A marzo il FAI lancerà un bando per raccogliere i progetti di intervento che verranno sostenuti: i quattro vincitori - il podio e il primo classificato della sezione speciale dedicata a “I Borghi e i loro luoghi” – parteciperanno di diritto, ma potranno presentare un progetto - attraverso gli enti proprietari - tutti i luoghi che hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti. Dovranno essere progetti concreti, di recupero o di valorizzazione, con tempi di realizzazione certi e cofinanziamenti che permettano di ampliare l’impatto dei contributi stanziati da FAI e Intesa Sanpaolo.

I tre vincitori nazionali beneficeranno rispettivamente di 50.000, 40.000 e 30.000 euro. Il bando invece che sarà come sempre corredato da una serie di parametri di valutazione, stanzierà contributi fino a 30.000 euro per ciascun luogo.

IL prescelto in realtà entra in un meccanismo che moltiplica i fondi favorendo il recupero di chiesette sperdute, ville e palazzi abbandonati o degradati, ma anche ferrovie e sentieri storici dimenticati, aree naturali o rurali danneggiate o minacciate, grandi architetture così come affreschi nascosti o collezioni di musei che tramandano imperdibili tradizioni locali.

Per non perdere l’occasione iniziale serviva solo una cosa: partecipare, far votare online i luoghi del cuore. Il fermano, in questo, non si è dimostrato molto ricettivo. Peccato, perché l’occasione era ghiotta. Tra i dieci selezionati nelle Marche uno solo è della piccola provincia ed è uno di quelli più noti: l’area archeologica La Cuma di Monte Rinaldo: un santuario romano costruito a partire dalla metà del II secolo a.C. che ha conosciuto varie fasi edilizie fino all’abbandono definitivo nella prima metà del I secolo d.C. Si tratta di un luogo di culto articolato in tre edifici principali disposti su una terrazza con al centro un tempio dedicato a Giove che presenta una decorazione con terrecotte architettoniche sul tetto e sculture in terracotta dipinta sul frontone.

La Cuma, che ha chiuso al settimo posto con 372 voti segue Villa e Parco Cerboni Rambelli di San Benedetto del Tronto (7400 voti); Oasi naturalistica di San Gaudenzio a Senigallia; Chiesa di Santa Maria delle Tinte a Pergola; Torre sul Porto Sentina di San Benedetto del Tronto; il Ponte di Cecco ad Ascoli Piceno; Pieve di Santo Stefano di Gaifa e Torre Brombolona a Canavaccio di Urbino.

Ora la nuova partita per i fondi, ma intanto la luce si è accesa.

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