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Lungomare sangiorgese, la rivolta dei balneari. "Lavori infiniti, corsia ciclabile inutile: così uccidete aprile, mese del rilancio"

31 Marzo 2022

PORTO SAN GIORGIO – “A distanza di 10 anni di imbarazzante immobilità di questa amministrazione, mai si è intervenuti seriamente nella sistemazione del lungomare, partono dei lavori di cui si sa poco. Per questo, presento una interrogazione per sapere esattamente i tempi di realizzazione della ciclabile, quanti posti auto si perderanno, dove si parcheggerà e se i balneari sono stai coinvolti”.

Il consigliere Senzacqua insieme con Marinangeli

Le domande sono del consigliere comunale della Lega, Fabio Senzacqua, fresco alleato in vista del voto di giugno di Valerio Vesprini. La questione è quella del lungomare sangiorgese, l’eterno incompiuto oggi interessato da due tipologie di lavori: una affidata al Ciip e una al comune per la ciclabile.

“Tutto questo – tuona Carlo Iommi, presidente dei balneari sangiorgesi – mentre sta per iniziare la stagione turistica. Tutti gli chalet del centro, con i lavori che si protrarranno fuori tempo, non potranno neppure far arrivare vicini i fornitori. I turisti, ad aprile, gireranno altrove. E visto che parliamo del periodo della festa di San Giorgio e di Pasqua, quindi un mese clou, si capisce già il danno. Soprattutto per tutta la zona centrale”.

Iommi, a nome dei balneari, contesta il timing dei lavori: “Se si inizia a fine febbraio, con problematiche che emergono passo passo, tutto slitta. Il lungomare è un dedalo di fili e fogne. I tecnici hanno la piantina ma rompono qualcosa per forza. È assurdo che questa amministrazione, rimasta ferma per quattro anni, decida di fare tutto a fine mandato e a ridosso dell’estate. O inizi a ottobre o lascia perdere”.

Se tutto questo è in realtà imputabile al Ciip, “I lavori non sono i nostri” precisa l’amministrazione che si risiederà al tavolo con il presidente Alati per capire come stanno andando, quello che dipenderà invece dal Comune è la realizzazione della corsia ciclabile. “Sarà un ulteriore ritardo di tempi, con altra polvere. Qui rischiamo di restare, dopo due anni di pandemia, in mezzo ai cantieri fino all’estate. È aa rischio davvero la ripartenza”.

E allora, che fare? Iommi di certo non realizzerebbe mai la corsia ciclabile “che ritengo sia più pericolosa che utile. C’era un piano, ormai datato da anni, connesso al fatto che realizzammo gli chalet spostati verso mare di tre metri. Questo per poter far realizzare la ciclabile in sicurezza. E invece, eccoci a questa corsia inutile. Ma del resto, Loira e i suoi hanno preferito con la vendita della Sangiorgio Energie fare piazza della Stazione e non il lungomare. Almeno la zona centrale”.

Meglio sospendere i cantieri per i balneari: “Aprile è fondamentale per il turismo costiero ma anche per il commercio del centro. Senza di noi, non riparte nulla” conclude Iommi.

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