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L'organo del 18esimo secolo torna a suonare tra le mani di Jonny Greenwood: grande festa ad Amandola

17 Agosto 2021

AMANDOLA – Per qualche minuto lascerà la sua chitarra nella custodia e si siederà davanti alle canne dell’organo del 18esimo secolo. Almeno questo tutti sognano in vista di domani pomeriggio, alle 1830, quando Amandola vivrà un momento particolare insieme con Jonny Greenwood, chitarrista solista dei Radiohead.

Per la città è il ritorno alla vita di uno strumento “dall’infinito valore storico e religioso. Secondo gli ultimi studi, la sua creazione risale al XVIII secolo. Era situato nella Chiesa di San Tommaso, un tempo uno degli edifici più importanti della città, di proprietà della antica società degli Artieri. Grazie alla sua pregevole fattura, l’organo ha attraversato i secoli giungendo fino a noi. Dopo il recupero - spiega il sindaco Adolfo Marinangeli - abbiamo subito deciso di iniziare le operazioni di restauro”. 

Restauro reso possibile dalla Regione Marche, dal Comune e del comitato Arte Pro Arte. E proprio a quest’ultima è legata la figura di Greenwood che si è letteralmente innamorato dell’organo della Chiesa di San Tommaso torna.

Domani, l’organo sarà esposto lungo la scalinata della chiesa del Beato Antonio, protagonista fino a domenica delle feste patronali. Ma non sarà solo. Perché dopo il saluto del sindaco, ci sarà il breve concerto del musicista Maurizio Maffezzoli, che metterà in mostra le qualità dell'organo proveniente dalla Chiesa di San Tommaso degli "Artieri" di Amandola. Al suo fianco, ci sarà Jonny Greenwood, amico di Amandola e del Fermano.

L’organo, quindi, di nuovo al servizio dei fedeli: “L’intervento è stato minuzioso. La squadra dei capaci restauratori ha compiuto un intervento generale di recupero, andando a sostituire le componenti danneggiate dal tempo ed a reintegrare quelle ancora utilizzabili. I materiali usati sono il più vicino possibile a quelli tradizionali. Infatti è stato utilizzato legno di noce, pioppo, abete e leghe metalliche del tempo” prosegue il sindaco.

Un’operazione costata circa 50mila euro e di questi ben 20mil arrivano dai mecenati di Arte Pro Arte e in particolare da Greenwood. “Sono stati dei partner fondamentali, che hanno creduto in questo intervento fin dal principio. Hanno avuto il coraggio di scommettere sull’arte e la cultura. Li ringrazio profondamente per la loro grande generosità come ringrazio l'antica Società degli Artieri di Mutuo Soccorso per aver messo a disposizione della città questo prezioso strumento. Il patrimonio artistico di Amandola è vivo ed accrescerà la sua valenza anche grazie al sostegno di questi enti” prosegue.

Greenwood, considerato uno dei primi cento chitarristi al mondo, regalerà un saluto musicale. “Dopo il restauro a porte aperte delle opere d’arte nel Deposito dell’Ex Collegiata, molto visitato ed apprezzato in questo periodo estivo, ecco il nuovo colpo di un’amministrazione che lavora a più livelli, dal turismo alla cultura passando per rilancio economico e ripopolamento.

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