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Lorenzi, il calzaturificio che conquista i clienti con il colore. "Nel 2022 una scarpa solo per l'e-commerce e nuovi mercati"

8 Novembre 2021

di Raffaele Vitali

FERMO - Samuele Camerlengo ha 40 anni e guida una delle aziende calzaturiere del capoluogo. Seconda generazione, marchio del 1983 appena rinnovato e 26 dipendenti. Per lui, dopo un Micam positivo in cui a settembre aveva incontrato di nuovo i fondamentali buyer americani, “un mercato che vale il 20%”, tante sfide.

Lorenzi, il mercatolo conquista con il colore?

“La risposta che abbiamo avuto durante l’estate è stata molto buona. Siamo presenti nelle principali aree turistiche, penso al lago di Garda, come a quello di costanza. Siamo dentro le boutique e anche in Italia ci scelgono spesso gli stranieri che sono attratti da qualità e colore. Noi puntiamo sull’arancione, perché ci piace colpire. Così la nostra scarpa diventa particolare e se messa nelal vetrina giusta, non può che colpire l’occhio”.

Voi puntate molto sulle sneakers?

“Soprattutto sulla personalizzazione. Il cliente può personalizzare il prodotto quando ordina, da otto paia in poi, scegliendo il colore e numerosi dettagli”.

I modelli classici funzionano ancora?

“Parliamo di una timida ripresa. Da un anno e mezzo non l’hanno più comprato, ripartendo le cerimonie e il lavoro in presenza, si rivede qualche ordine. Anche il fondo cuoio, ma con una linea moderna e morbida”.

Per voi vero made in Italy?

“Produzione interna, con tomaifici esterni ma dentro il distretto. Con i 26 dipendenti ci siamo dati come primo obiettivo di resistere. Gli aiuti ci hanno permesso di superare questa fase. Ci stiamo attrezzando per combattere oltre le nostre forze. La ripresa sarà lenta. Molti clienti storici hanno chiuso, penso a Venezia e Firenze. L’assenza in particolare di americani e giapponesi, e poi si è anche abbassato il livello. noi in negozio andiamo tra i 2 e 300 euro”.

Mercati a parte, credete nel web?

“Ci stiamo puntando. Però siamo all’inseguimento, quindi non semplice entrarci. Stiamo lavorando su una scarpa Lorenzi da e-commerce, che non vada in concorrenza con i negozi. Questo è l’obiettivo per il 2022”.

Obiettivi futuri?

“Crescere in America. I nostri clienti sono abituati al contatto umano e visivo con la scarpa. Lavoriamo con diversi distributori, il ritorno al Micam è stato importante. poi ci stiamo ‘salvando’ con i cataloghi e i b2b che ci fa essere fisicamente presenti a New York, dove siamo dentro una importante catena di negozi”.

Come vede l’azienda tra 5 anni?

“Dobbiamo diversificare ancora di più i mercati. Uscire dall’Europa e provare a entrare in Asia, crescendo nell’America che ha potenzialità enormi. Dobbiamo trovare il modo di far conoscere sempre più il brand, per la sua unicità”.

Mantenere la qualità è possibile, trovate personale?

“Non facile il cambio generazionale, non semplice trovare le figure. Abbiamo un’orlatrice che va in pensione, dove ne trovo una giovane con capacità e conoscenza? Problema che tra qualche anno si avrà sempre più. Il sistema punti sulla formazione delle figure. Dobbiamo far capire ai giovani che è bello partire da un pezzo di pelle e arrivare a una scarpa. Spruzziamo scarpe a mano per lavorarle, in lavatrice con i sassi, cuciture particolari. Ecco, qui si possono anche avere soddisfazioni, questo i giovani non lo sanno. Spieghiamoglielo”.

Fendi che arriva a Fermo è una bella notizia?

“Più siamo e meglio è. Il bello è che più le aziende sono collocate in una zona e più crescono tutti”.

@raffaelevitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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