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Londra chiama, Fermo e Regione rispondono: Iacopini diventa un city ambassador. Corner turistico e posti di lavoro al ristorante Rossodisera

9 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Igor Iacopini è collegato da Londra. Il titolare di Rossodisera ha chiesto ‘aiuto’ al comune di Fermo per risolvere un grande problema: l’assenza di personale. E l’aiuto arriva in diretta, ma non solo, perché in lui il Comune ha visto una ulteriore risorsa e ne fa il primo perno di un ambizioso progetto di promozione turistica.

ROSSODISERA E I CITY AMBASSADOR

“Per noi Igor è un city ambassador. Uno dei tanti che sono partiti da qui, dalle nostre scuole e poi si sono affermati nel mondo. Con la dottoressa Azzurra Maria Zorbi, manager formation di Fermo che vive a Milano, e al dirigente Della Casa abbiamo pensato di coinvolgere i nostri concittadini che si sono affermati lontano dal Girfalco, chi ha creato qualcosa, diventando qualcuno” spiega l’assessora Annalisa Cerretani. “A unirli sono i loro occhi che si illuminano quando parlano di Fermo e del Fermano”.

Cosa significa essere city ambassador? “Portare Fermo e la sua immagine ovunque. Come ad esempio fa Fabio Grilli come architetto a Dubai. Partendo da queste due figure, abbiamo pensato di creare un vero progetto con tanto di piattaforma web in cui censire e far dialogare i nostri city ambassador” aggiunge Della Casa.

Professionisti, scienziati, imprenditori, da Fania Petrocchi, responsabile fiction Rai, a Oronzo Mauro, docente alla scuola del Sole 24 Ore. “Del resto Fermo ha sempre prodotto figure di rilievo, pensiamo a Joyce Lussu a Giuseppe Zara che ha progettato snodi e carrelli alala base dello sviluppo del treno”.

I prescelti parteciperanno a eventi e convegni che parlano del territorio, dallo sviluppo economico a quello culturale. “Gli daremo una specie di cittadinanza onoraria che li rende davvero titolati di Fermo e li può rendere parte di incontri nelle scuole, per dare un vero senso all’orientamento”.

ROSSODISERA E LA REGIONE MARCHE

La Regione è vicino a questo progetto e su Rossodisera ha già pianificato un piano, come anticipa il consigliere Andrea Putzu, presidente della Commissione Turismo: “Igor Iacopini rappresenta la nostra marchigianità, con prodotti e dipendenti. E proprio il nodo lavoro è quello che emerge, perché non è facile ritrovare personale locale, dopo che hanno lasciato a Londra per la Brexit”.

La regione ha deciso di portare nel locale di Igor, che tra poche settimane inaugurerà il secondo locale più ampio, la sua promozione: “Per noi sarà un hub, chi entrerà non mangerà solo le Marche, ma troverà brochure e materiale informativo”.

Rossodisera si è sviluppato con i prodotti tipici marchigiani e dipendenti che arrivavano dalla Regione, spesso attraverso gli alberghieri. “Stiamo uscendo dalla pandemia con forza, per questo raddoppiamo in un quartiere residenziale, Hampstead, con un locale che è quattro volte quello di Covent Garden. Abbiamo scelto un quartiere pieno di imprenditori e vip. Ma abbiamo un problema” riprende Iacopini.

“Noi lavoriamo con decine di produttori marchigiani e nel nuovo locale ci sarà anche un corner di vendita e useremo anche carni e latticini marchigiani, cosa che non potevamo fare nel piccolo locale di Covent Garden. Saremo una piccola Italy dentro un quartiere gioiello e con la Regione stiamo pian piano pensando a programmi di promozione anche per l’artigianato”.

ROSSODISERA E LE OFFERTE DI LAVORO A LONDRA

Il nodo per il ristoratore è il personale: “La Brexit ha tagliato i ponti con l’Europa. Il premier Johnson sta cercando di convincerei britannici a coprire le 180mila posizioni lavorative vacanti, di cui la maggior parte nella ristorazione. Noi cerchiamo quelli che hanno lasciato l’Inghilterra prima della pandemia e hanno titolo per tornare a lavorare qua”.

Perché tornare? “C’è stata una impennata salariale (da 18 a 25mila Pound all’anno come minimo). Ma se non troveremo personale che lavorava prima della Brexit, dovremo recidere il cordono ombelicale con le Marche per il personale”.

Questo perché chi ha lavorato fino al 2020 può aver fatto richiesta per il settled status, permesso permanete di lavoro per chi è stato più di cinque anni, o un pre settled. “Se hanno fatto richiesta del permesso prima di tornare in Italia, possono riprendere liberamente”.

Solo Rossodisera cerca esperti di vino, lavapiatti, aiuto cuochi, camerieri e manager di sala. (clicca e leggi le posizioni vacanti). Per informazioni igor@rossodisera.co.uk

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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