di Raffaele Vitali
ORTEZZANO – Sette pesantissimi voti. Sono quelli che hanno permesso alla 42enne Carla Piermarini di vincere le elezioni. È lei, con 258 preferenze, la nuova sindaca di Ortezzano, che si conferma una amministrazione che ama affidare la guida del paese alle donne. Dopo Giusy Scendoni, nella capitale del vino e dei salumi sarà la consigliera uscente a proseguire il lavoro.
Sindaca, le prime parole?
“Abbiamo fatto un all in. Difficile il percorso, tanto. Anche sfidare Ugo Agostini (251 preferenze), a cui sono legata. Però era il momento per me di fare questo passo. Me lo sentivo, ci ho creduto e il progetto ha convinto il paese”.
Il segreto?
“Nessuno della lista ha sgomitato. Una squadra fresca. Ho capito di avere fatto la cosa giusta quando ho presentato la lista, quando ho dato la possibilità ai cittadini di scegliere. Altrimenti ci saremmo trovati con una lista sola, non unica come hanno provato a far credere. E alla fine con questa proposta i cittadini ci hanno dato credito e hanno scelto noi”.
Come si sente?
“Super contenta e super stanca. È stata in salita, ma bellissima come sfida. Abbiamo assistito allo spoglio dalla prima scheda all’ultima, perché in ogni caso ci avremmo messo subito la faccia”.
Davanti ha una minoranza con cui si può lavorare?
“Sono certa che chi si è messo in gioco darà il contributo a un paese”.
Paese al femminile?
“Nella mia lista tre donne che sono anche mamme. A riprova che si può e si deve impegnarsi. Bisogna dare l’esempio. Del resto, è stata mia figlia a darmi uno stimolo, lei mi ha detto che non potevo tirami indietro”.
Un voto che fa uscire bene di scena anche la Scendoni?
“Hanno provato a denigrare il lavoro fatto. Ma non dimentichiamo che abbiamo passato un terremoto e una pandemia. Qualcosa è in ritardo, ma lo faremo. Niente di irrecuperabile. Molto è stato fatto. E il voto lo dimostra”.
Lei ha già delle priorità?
“Subito far partire il doposcuola, ricreare momenti di convivialità, far ripartire gli eventi. La pandemia ha portato le persone a vivere isolate. Poi ci sono i lavori, centro storico e riqualificazione degli impianti sportivi”.
Ortezzano ha margini di crescita?
“Immagino uno sviluppo a 360 gradi nell’ottica della sostenibilità, il paese non si deve snaturare, non voglio cementificare. Abbiamo imprese, siamo un riferimento per il turismo, ma tutto si può potenziare con attenzione cura e visione”.
