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L'Istat fotografa il Fermano: meno cittadini e più anziani. Porto Sant'Elpidio eccezione: è il Comune che cresce di più nelle Marche

25 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

FERMO - Sempre meno marchigiani. Deficit nati-morti è in crescita, con il tasso di mortalità che è il doppio di quello di nascita. "Sulla natalità gli effetti sono riconducibili soprattutto a fattori pregressi, come la sistematica riduzione della popolazione in età feconda, la posticipazione nel progetto genitoriale e il clima di incertezza per il futuro".

Tra il 2019 e il 2020 il tasso di natalità è sceso da 6,4 a 6,3 per mille; il valore più basso si registra nella provincia di Ascoli Piceno (passata da 6,1 a 6,0 per mille) Più donne, 51,3% della popolazione, bene 39mila in più degli uomini. Ascoli Piceno e Fermo sono le province più vecchie, mentre Montelabbate è il comune più giovane con una età media di poco sopra i 40 anni.

La fotografia scattata dall’Istat è riferita al 2020 e certifica che è scesa sotto 1,5 milioni di residenti la popolazione delle Marche. Rispetto al 2019, c’è una riduzione di 14.436 residenti nella regione. Il 42,3% della popolazione marchigiana, secondo quanto emerso dal Censimento, vive nelle province di Ancona e Fermo, che ricoprono il 30,1% del territorio e dove si registrano i più elevati valori di densità di popolazione.

In particolare, nella provincia di Ancona risiedono 236,6 abitanti per chilometro quadrato e in quella di Fermo 196,7, contro i 159,4 in media nella regione. All'opposto, Macerata presenta il più basso livello di densità, con un valore di 110,6 abitanti per chilometro quadrato.

Tra il 2019 e il 2020 la popolazione si è ridotta in tutte le province, con perdite in valore assoluto che variano tra quella di Fermo (-2.027 residenti) e quella di Macerata (-3.405). In termini relativi la variazione minore si osserva ad Ancona (-0,6%) e quella maggiore ad Ascoli Piceno (-1,3%). 

Tra il 2019 e il 2020 solo 26 dei 227 comuni marchigiani non hanno subito perdite di popolazione e tra questi solamente due capoluoghi di provincia (Ancona e Macerata). Il Fermano ha un record: il comune di Porto Sant’Elpidio fa registrare il massimo incremento comunale in termini assoluti, con una variazione di +312 residenti. Sono invece 201 i comuni dove la popolazione diminuisce: le perdite più consistenti si registrano a Ascoli Piceno (-850), Fabriano (-844) e Pesaro (-836).

“La quota di comuni che perdono popolazione tra il 2019 e il 2020 è maggioritaria in tutte le classi di ampiezza demografica, varia dal 94,5% dei comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti al 66,7% (due comuni su tre) di quelli con popolazione di oltre 50.000 residenti” precisa l’Istat.

Le Marche si confermano la regione longeva e con pochi giovani. L’età media è di 46,6 anni, contro i 45,4 della media nazionale. Superiore alla media nazionale e in crescita l’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14), che passa da 203,1 del 2019 a 207,5 del 2020.

A livello provinciale, Pesaro e Urbino presenta la struttura demografica più giovane, con un’età media di 46,2 anni e un indice di vecchiaia inferiore a 200 (195,4). La provincia registra inoltre un indice di dipendenza degli anziani (pari a 39) inferiore alla media regionale. All’opposto, le province di Ascoli Piceno e Fermo hanno strutture demografiche più invecchiate, in cui l’età media è attorno ai 47 anni e ci sono più di 215 persone con età di almeno 65 anni ogni 100 ragazzi tra 0 e 14 anni.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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