di Francesca Pasquali
PORTO SAN GIORGIO - L'amministrazione «includente che sa solo litigare». I vigili urbani «che sanno solo fare multe e far attraversare la strada ai bambini delle scuole».
Ma, soprattutto, i giovani stranieri che disseminano il caos nel fine settimana «che non hanno la nostra cultura e che vanno aiutati a casa loro». È un fiume in piena Carlo Del Vecchio. Dopo la maxirissa di sabato notte sul lungomare Gramsci, finita con un ragazzo colpito in testa con un collo di bottiglia e ricoverato, il consigliere comunale dell'Udc sbotta: «Cos'è diventata Porto San Giorgio, il Bronx? Perché non succede lo stesso a Civitanova o a San Benedetto?».
Chiede più sicurezza per i sangiorgesi, Del Vecchio. «Non posso uscire di casa con la paura di finire in ospedale o peggio», dice. Se la situazione è degenerata e le risse accompagnano ogni weekend della cittadina costiera, spiega, è colpa dell'amministrazione che non fa abbastanza. Fosse per lui, aggiunge, introdurrebbe le ronde: «Cittadini e ragazzi onesti, “armati” di cellulari e torce», in giro per le zone calde della città a scoraggiare i malintenzionati.
«Quando ho chiesto di istituirle, qualcuno ha storto il naso», fa sapere il consigliere comunale. Che precisa: «Non voglio attaccare l'amministrazione. È sotto gli occhi di tutti quanto sia includente e litigiosa. Ma questa non è una questione politica. Quando si parla di sicurezza, bisogna essere tutti d'accordo, perché quello che sta avvenendo non è concepibile. È mancato niente che ci uscisse il morto. Abbiamo toccato il fondo».
Quello che vuole Del Vecchio è che «Porto San Giorgio sia un paese tranquillo e che chi ci vive sia libero di passeggiare senza avere paura. Per questo, penso che certe persone vadano aiutate a casa loro». A creare problemi – ragiona il consigliere – sono sempre gli stessi. Giovani stranoti alle forze dell'ordine, che, anche se vengono fermati, «in un attimo sono fuori» e che «vanno diffidati a non mettere più piede nel territorio».
A chi gli fa notare che, in più occasioni, in mezzo alla mischia, c'erano pure giovani del posto, Del Vecchio risponde che «i nostri ragazzi al massimo alzano il gomito» e che è un fatto culturale. Il consigliere punta anche il dito contro i 30mila euro spesi dal Comune per la sicurezza estiva: «Siamo un paese turistico e l'estate è ancora in atto. Porto San Giorgio non è un solo mese di turismo. Dobbiamo tutelarla tutto l'anno». Da qui la richiesta di aumentare l'organico della Municipale per il servizio notturno. E la chiamata in causa della prefetta e della ministra dell'Interno.
«Fossi stato nel sindaco e nell'assessore alla Sicurezza mi sarei già barricato davanti alla porta della Lamorgese. Invece, loro che fanno?», si chiede Del Vecchio, che sarà della partita alle prossime amministrative, ma non come candidato sindaco, «non perché non ho le capacità, ma perché non ho tempo».
