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Lezioni senza aula fino a febbraio, la politica si divide. Latini: "Colpa del Governo". Italia Viva: "Regione impreparata"

6 Gennaio 2021

FERMO – La decisione della regione Marche di prorogare la chiusura delle scuole superiori al 31 gennaio ha diviso la politica. Per Italia Viva, il partito che anche a livello nazionale punta sul ritorno in aula, “allo stato attuale rileviamo che la mancata apertura delle scuole marchigiane sia imputabile solo ed esclusivamente a due fattori, ossia il trasporto pubblico locale ed il tracciamento dei tamponi, pertanto rispetto a questi temi chiediamo chiarimento a chi avrebbe dovuto operare in questi mesi per garantire che si arrivasse preparati all’inizio di questo 2021”.

Ovviamente di diverso avviso l’assessora Giorgia Latini, che motiva la decisione di Acquaroli con l’incompetenza del governo centrale: “Di fronte a questo governo che purtroppo non dà certezze e dovendo rincorrere i continui cambiamenti dei parametri Rt da lui imposto praticamente senza preavviso, la Regione Marche ha deciso di emanare l'ordinanza dopo un tavolo di confronto con le parti sociali, l'ufficio regionale scolastico, le associazioni degli insegnanti, degli studenti e dei genitori”. Da assessore all’Istruzione però ci tiene a chiarire che “il nostro obiettivo è sicuramente quello di dare continuità al mondo della scuola ma vogliamo anche mantenere la zona gialla per la nostra regione Marche e non andare nella zona arancione o ancor peggio rossa penalizzando ulteriormente il comparto economico ormai allo stremo".

Il presidente Acquaroli è più pragmatico: “Avremmo voluto poter annunciare un ritorno alla normalità e riaprire le scuole ai nostri ragazzi, ma purtroppo il rischio di una impennata del contagio ci ha spinto alla cautela. Il numero di persone che si rimetterebbe in movimento con la riapertura delle scuole superiori è troppo rilevante in una situazione così delicata.  Nonostante questi mesi di restrizioni infatti, gli esperti prevedono una terza ondata. Intanto gli ospedali sono ancora impegnati a gestire i pazienti della seconda ondata (ad oggi, 560 ricoverati e 65 pazienti in terapia intensiva) e al contempo si stanno organizzando per la campagna di vaccinazione oltre a gestire l'attività ordinaria e lo screening di massa. Per questo non possiamo far altro che mettere in campo tutte le misure per cercare di evitare scenari sanitari e socioeconomici peggiori, la priorità resta sempre la salute e la sicurezza dei cittadini". 

Resta l’amarezza per una decisione, ma dal gruppo 5 Stelle arriva una posizione a metà: “Pur comprendendo le motivazioni del presidente Acquaroli per l'apertura della scuola il primo di febbraio – ribadisce la consigliera Marta Ruggeri - sarebbe stato opportuno coordinarci con il piano nazionale in attesa di valutare i dati scientifici previsti. A chi in queste ore per fare bieco populismo parla di 'scuole chiuse’, ricordo che queste chiuse non lo sono mai state. Per questo ringrazio i dirigenti, gli insegnati, il personale Ata e gli studenti che in questi mesi si sono impegnati al massimo affinché attraverso i nuovi mezzi tecnologici si codificasse un nuovo modo di fare scuola, che non è quello tradizionale in presenza, ma è pur sempre tempo scuola, prezioso e insostituibile”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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