di Raffaele Vitali
PESARO - A volte ci si chiede in che modo un allenatore incida davvero sui giocatori? Sono grossi, saltano e corrono, tirano quando se la sentono, ma in realtà hanno bisogno anche di indicazioni chiare. E quella che Spiro Leka ha dato a Khalid Ahmad, al momento, gli ha cambiato la stagione. E con la sua quella della Carpegna Prosciutto Pesaro.
La guardia americana aveva iniziato la stagione regalando prestazioni monstre ai tifosi, ma anche inesorabili e ripetute sconfitte. Ora, non più. La VL vince e Ahmad tira molto meno, passa la palla e ha un atteggiamento meno indolente. È arrivata così la quarta vittoria consecutiva.
Come c’è riuscito Leka? “La prima cosa è stata fargli capire che deve difendere. È un ragazzo intelligente, con lui facciamo un lavoro personalizzato, studiamo ogni azione che lo riguarda, riguardando i video”. Ma non solo per la difesa: “Studia ogni attacco per capire quando è in ritardo, quando forza. E lo ha fatto perché si è reso disponibile. E con lui tutta la squadra ha fatto balzo in avanti. A livello fisico l’intensità è aumentata. E così è cresciuto anche King”.
Secondo Leka il primo passaggio è stato far comprendere ai due il basket italiano: “In America gli uno contro uno sono alla base del sistema, in Europa è diverso, c’è un gioco più corale. Farglielo capire è stata la sfida che affrontato insieme con i miei assistenti, che sono tra i migliori in Italia”.
Domenica si gioca alle 1530, orario anomalo, la Fortitudo è un’avversaria che carica tutti già solo con il nome: “Siamo senza Parrillo (operato alla schiena, ndr), siamo vigili sul mercato, se ci sarà una opportunità la sapremo cogliere" la promessa del coach ai tifosi.