di Raffaele Vitali
BELMONTE PICENO – Non è un festival come gli altri ‘Storie’. Partito unendo cinque comuni capaci di superare i propri campanili per un obiettivo più grande. Una stagione teatrale che poi è cresciuta, coinvolgendo otto comuni e che oggi ne racchiude 11, di cui cinque della provincia di Macerata.
Il gioello di Belmonte Piceno, Santa Maria in Turris, è la perfetta cornice per un festival che ha come compito quello di valorizzare i piccoli borghi e le loro bellezze. Per farlo, l’organizzatore Fabio Paci, si avvale di due direttori artistici: Manu Latini, con lui dalla prima edizione, e Saverio Marconi. “Averlo al mio fianco – confessa Latini – è un grande onore. Tra l’altro con Marconi stiamo lavorando insieme per un nuovo spettacolo”. È un vulcano di idee Latini, l’artista perfetto per finalizzare i pensieri di Paci e degli undici sindaci. “Che non osano chiedere un artista piuttosto che un altro, sanno che per tutti c’è attenzione”.
Sono 33 gli show previsti, si va dalla musica alla lettura, dal teatro alla poesia. Con una superstar che è ormai il vero amico di ‘Storie’. Del reto, per il cantore dei tempi moderni, per chi sa raccontare l’uomo dietro i miti, esserci è d’obbligo “. Quest’anno Federico Buffa ci ha fatto un regalo enorme. Siccome lo avrebbero davvero desiderato tuti i sindaci, anziché uno terrà quattro spettacoli.” Tra cui una anteprima nazionale, il nuovo spettacolo dedicato a Jordan (16 dicembre 2130 a Servigliano).
E a Buffa è affidata anche l’apertura del super festival che parte il 17 giugno dal comune più piccolo: Montefalcone Appennino. I suoi 386 abitanti faranno da cornice alla storia dedicata a Maradona. “Ne sono felice, perché un festival così strutturato va esattamente verso dove tutti guardiamo: il futuro dei nostri paesi. Lavoriamo, ci impegniamo e li promuoviamo. Storie è un momento di vitalità che passa dall’estate all’autunno” commenta Grifonelli a nome dei tanti colleghi.
Ognuno verrà arricchito perché durante i prossimi sei mesi, tanto dura ‘Storie’ passeranno per Fermano e Maceratese personaggi come Malagò con la nipote di Bartali, Sgarbi che a Monte San Martino racconterà i Crivelli nel riaperto teatro a sette anni dal sisma, Mirabella che si cimenterà con Dante. “E poi – riprende Latini – i talenti locali di Catà e Macchini”. Immancabile la musica, come quella jazz di Michele Sperandio.
L’elenco è lunghissimo, meglio consultarlo sul sito. “Quel che è certo – conclude Fabio Paci – è che qui si fa squadra. Dico grazie ai sindaci, ma soprattutto ai tanti privati che rendono possibile quesito festival”. Un aiuto potrebbe arrivare dalla regione, Storie ha partecipato ai nuovi bandi. Di certo se si vogliono valorizzare i borghi, difficile trovare di meglio in tutte le Marche. Per qualità e condivisione di intenti.
Gli organizzatori quest’anno hanno deciso che dei 33 spettacoli, 13 sono gratuiti e 20 a pagamento. Prezzi low cost: 12 euro a biglietto, otto il ridotto. Ma soprattutto, con 100 euro si avrà un posto garantito per tutta la rassegna. “Se uno ama il teatro e crede nei borghi è la soluzione ideale, si conosceranno posti e ammireranno artisti” conclude Latini.
