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Le nuove sfide del sindaco Casenove: ridare vita al centro di M.S.Pietrangeli e fare squadra con le tante imprese VIDEO

19 Ottobre 2021

MONTE SAN PIETRANGELI – Debutto con assente al primo consiglio comunale di Monte San Pietrangeli: non c’è il neo assessore Marco Pazzelli, ma è giustificato, mentre è presente il vicesindaco Flavio Scopetta.

Non ci sono incompatibilità, si può iniziare con Nico Fonti che mantiene la delega al bilancio, ma da consigliere. Conduce le danze il sindaco Paolo Casenove, in un mix di emozione e consapevolezza di quello che lo aspetta per i prossimi cinque anni dopo aver ripetuto la canonica frase: io giuro di rispettare la Costituzione italiana.

Non semplice parlare solo ai ‘propri’ compagni di viaggio, Monte San Pietrangeli non ha una minoranza. “Abbiamo condiviso la campagna elettorale, le sue dinamiche. Questa amministrazione sarà più politica rispetto ai cinque anni precedenti più tecnici. Metteremo in campo iniziative con cui daremo indirizzi alla comunità”. Non c’era riuscito appieno nel primo mandato, dovendo sanare buchi multimilionari nel bilancio.

“Faremo scelte programmatiche, che hanno una visione più ampia. Qui non lavoreranno solo gli assessori, perché le deleghe riguarderanno tutti i membri del consiglio. Sarete tutti chiamati a lavorare, anche chi è fuori da qui”. Ha un obiettivo ambizioso il primo cittadino: “Formare una nuova classe di giovani impegnata, che abbia voglia di farsi carico degli scranni. E con questo – sorride – chiudo la ramanzina”.

Un atto tecnico entra in Consiglio, quello relativo al gettone di presenza. “Proponiamo, come nei precedenti cinque anni, la rinuncia per lasciare le risorse in Comune” sottolinea Nico Fonti, prima dell’appello del segretario Nori che chiede conferma a ogni eletto.

È il consiglio delle mani alzate, voto unanime e velocità. Ci sarà tempo per il dibattito, “sono pronto per un dialogo interno” sottolinea il neo capogruppo Giuseppe Amati, perché alla fine, anche se tutti parte della stessa lista, i consiglieri rappresentano anime diverse della comunità che vuole riprendere il suo ruolo nel territorio. Monte San Pietrangeli con i suoi 2500 abitanti ha al suo interno imprese importanti, da NeroGiardini al pastificio Mancini, da Sassetti a Bruè, per fare alcuni nomi. E ha una storia, come dimostra il registro dei primi consigli comunali di u secolo fa sul tavolo dell’ufficio del sindaco.

Ma ha anche un centro storico privo di vita, dove brillano le insegne di farmacia e banca. “Crediamo molto nella stagione teatrale, abbiamo bisogno di persone, di movimento” commenta la barista che con fiducia apre il suo bar ogni giorno. Ma serve di più, servono attività, grande fiducia nei fondi per il rilancio dei borghi in arrivo dalla regione, che prevedono l’apertura di attività. “Farò il possibile, dobbiamo far capire che è bello vivere il nostro centro” ribadisce il sindaco.

“Abbiamo una opportunità irripetibile di plasmare questa amministrazione e comunità. Si chiude un passato di gelosie, invidie e chiacchiericci. Dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni possibilità. Le piccole comunità sopravvivono se c’è attivismo e partecipazione. Poi a noi la buona gestione dei fondi pubblici, su cui saremo davvero giudicati anno dopo anno. L’augurio che ci facciamo da soli è di essere coinvolgenti e non escludenti” conclude Amati.

Raffaele Vitali

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