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Le Marche investono 14 milioni nell'idrogeno. Antonini: convertiamo le aree industriali dismesse

25 Gennaio 2023

FEREMO – Il made in Marche non è solo calzature, questo il messaggio che manda l’assessore Andrea Antonini al mondo imprenditoriale. Idrogeno "Made in Marche" per l’industria e per il trasporto pubblico locale, senza tralasciare la possibilità di utilizzarlo anche per produrre biometano o gas sintetico naturale: questa la nuova sfida che l’amministrazione Acquaroli vuole vincere.

È in uscita un bando, finanziato con 14 milioni di euro del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). “Abbiamo ascoltato i territori ed è emersa questa potenzialità” sottolinea l’assessore. Che in perfetta sintonia con la Svem di Santori e Acquaroli cambia il verso della freccia facendola partire dal basso verso l’alto.

Viste le premesse e l’interesse imprenditoriale, la Regione ha partecipato alla ripartizione nazionale dei 450 milioni di euro del Pnrr disponibili per la produzione locale di idrogeno nelle aree industriali dismesse, finalizzati a creare le cosiddette "Hydrogen Valleys": aree industriali con economia in parte basata sull’idrogeno.

La ripartizione ha assegnato alle Marche 14 milioni sulla base dei criteri stabiliti a livello nazionale (valore aggiunto della produzione dell`industria manifatturiera, popolazione residente, consumi di energia da fonte rinnovabile sui consumi finali).

“Vogliamo ricoprire un ruolo trainante nella transizione energetica del nostro Paese" aggiunge Antonini. “L’idrogeno verde rappresenta una variante pulita dell’idrogeno. Non presente in natura, si produce attraverso fonti rinnovabili, senza generare inquinanti. Le Marche saranno protagoniste del processo di decarbonizzazione delle fonti energetiche nazionali, in linea con la programmazione europea - ha ribadito Antonini - È un decennio che l’Italia soffre sul fronte delle politiche energetiche. Una carenza emersa prepotentemente proprio a seguito del conflitto ucraino che ha evidenziato scarsità di fonti e alti costi delle forniture. Ora c’è una rinnovata spinta a diversificare, grazie alle risorse del Pnrr". 

Dall’indagine di mercato preliminare sono emerse significative potenzialità regionali: le aree individuate come potenziali sono tutte aree industriali dismesse con dimensioni minime di 1 ettaro e massime di 28 ettari, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. Il totale delle superfici utilizzabili sarebbe pari, indicativamente, a circa 105 ettari. L’importo complessivo degli interventi proposti dagli operatori si attesta sui 278 milioni di euro per 10 potenziali progetti ipotizzabili. Si è anche evidenziato l’interesse di alcuni operatori del settore dell’energia a fornire tecnologia a servizio dei sistemi di produzione dell’idrogeno, alla massimizzazione della produzione, allo sviluppo delle linee di produzione e di distribuzione dell’idrogeno generato.

Gli step per plasmare una regione sostenibile sono semplici. “Si parte dall’idrogeno che, tramite la realizzazione di elettrolizzatori, è in grado di fornire risposte al mondo produttivo. Senza tralasciare l’efficientamento degli edifici pubblici, con un imminente bando regionale che stanzierà 1,5 milioni di euro per contenere gli oneri di gestione, specie quelli delle strutture più energivore. Stiamo lavorando poi alla predisposizione di bonus, per 2,5 milioni, a sostegno del risparmio energetico delle famiglie più in difficoltà”.

A breve partirà anche la nuova programmazione dei fondi Ue del Fesr, con una dotazione di altri 60 milioni di euro, sempre destinati all`efficientamento energetico e alla diffusione delle rinnovabili. Le aziende devono farsi trovare pronte. È in uscita anche il bando che dà attuazione al Piano nazionale ripresa e resilienza n. 3.1 "Produzione in aree dismesse", Missione n. 2 "Rivoluzione verde e transizione ecologica", Componente n. 2 "Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile".

I criteri regionali del bando, illustrati da Katiuscia Grassi (PO Programmazione energetica regionale), corrispondono agli indirizzi nazionali, con adeguamenti che riguardano solo il limite massimo delle agevolazioni (14 milioni rispetto ai 20 nazionali) e le procedure di valutazione.

La tempistica (stabilita dai decreti ministeriali) prevede di emanare il bando regionale entro il 31/01/2023; approvare la graduatoria entro il 31/03/2023; concedere il finanziamento entro il 05/06/2023. I progetti finanziati dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 30 giugno 2026.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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