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Le Marche blindano Mancini: "Se va all'estero diventa un testimonial ancora migliore"

14 Agosto 2023

FERMO – Il terremoto che ha investito il mondo del calcio, con la pec inviata da Roberto Mancini per comunicare le sue dimissioni da allenatore della nazionale Italiana, no turba il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

“Ha un contratto fino al 2025 ed è lo sportivo marchigiano più famoso nel mondo, insieme con Valentino Rossi”. Insomma, nessun caso Mancini almeno stando alle parole del presidente sul Corriere Adriatico. “Ha allenato il Manchester City, è stato accostato al Psg, vuol dire il suo nome è un valore aggiunto all'estero. E noi vogliamo attirare turisti da fuori Italia. Per cui, resta il testimonial perfetto. Della sua decisione sono dispiaciuto, ma la rispetto” prosegue il governatore.

Del resto ha da poco girato i nuovi spot nei luoghi simbolo della regione. “Non so dove andrà ad allenare, tuttavia se la sua scelta fosse di andare in Inghilterra, in Francia o in Arabia Saudita, la funzione di Mancini testimonial delle Marche verrebbe addirittura esaltata”, sottolinea il presidente della Regione”.

Per la madre Marianna, che ha parlato con Il Resto del Carlino, “con Roberto non parliamo mai del suo lavoro. Roberto ha un cuore grande. Non ha mai veramente superato la morte di Gianluca Vialli. Era legatissimo a lui. Se è poi successo qualcosa che lo ha turbato? Non lo so, veramente. Al posto di Gianluca hanno deciso di mettere qualcun altro (Buffon, ndr), ma non mi ricordo neanche chi sia. L'hanno presa pochi giorni fa la decisione, se non sbaglio. Chiamerò Roberto e ci parlerò come ho sempre fatto. Se vorrà, mi spiegherà”.

Stupito è anche il ministro dello Sport Roberto Abodi: “Erano stati appena varati dei programmi, Mancini aveva allargato la sua influenza su tutte le Nazionali, evidentemente c'erano dei piani. Che una settimana dopo vada tutto all'aria non può essere normale. A un mese da importanti partite per le qualificazioni europee c'è da correre ai ripari, e in fretta. Non solo per la Nazionale ma per tutto il movimento è importante qualificarsi per i prossimi Europei" ha concluso Abodi.

Tra poche settimane l’Italia deve tornare in campo, Mancini l’aveva plasmata a sua immagine, ringiovanendola molto. No sarà facile per un altro mister prendere le redini per qualcosa che ha creato lo jesino. “Le dimissioni da c.t. della nazionale sono state una mia scelta personale” le poche parole di Mancini. “Che io sia un c.t. infelice è una storia che non ha né capo né coda” la sua ultima dichiarazione in conferenza prima delle vacanze. Tra qualche settimana si capirà la verità.

Eppure da chi lavora al suo fianco trapela che le ultime settimane avevano portato anche segnali di stanchezza, forse di insofferenza a un ruolo sempre più difficile, tra le tempeste di un movimento tecnicamente in crisi.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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