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L'asse ospedale territorio si rafforza con i nuovi coordinatori d'area: "Servizi sempre migliori". Ciarrocchi: "Continuate a vaccinarvi"

7 Novembre 2022

FERMO – Il direttore generale dell’Asur 4, Roberto Grinta, chiama a raccolta i nuovi coordinatori d’area. “Concludiamo il percorso, dopo quelli dell’area infermieristica, parliamo del mondo della prevenzione; diagnostica per immagini, patologia clinica e medicina trasfusionale; area riabilitazione. Un passaggio fondamentale”.

Il coordinatore ha infatti accresciuto i suoi compiti all’interno del progetto di riorganizzazione.  “Supporteranno i processi di cambiamento in atto, lo sviluppo delle competenze e delle best practice, l’equità di accesso ai  percorsi di presa in carico, l’adozione e revisione di protocolli e procedure, la promozione della cultura del risk management oltre al coordinamento delle risorse umane, a garanzia della centralità della persona nel percorso di cura” spiega Grinta.

Sembrano passaggi tecnici, ma in realtà sono tasselli fondamentali per l’organizzazione di una buona sanità locale. La presentazione dei vari coordinatori è spettata, per la parte relativa alla prevenzione, al direttore del dipartimento, Giuseppe Ciarrocchi e alla dirigente Asur per le professioni sanitarie Elena Bartolucci; per l’area diagnostica, patologia e trasfusionale al direttore AV4 di radiologia Gianluca Valeri, al direttore di patologia clinica Salvatore Licitra, al dirigente Asur per l’area tecnico-diagnostica Massimo Mazzieri. A presentare i coordinatori per l’area riabilitazione la dirigente Asur per le professioni sanitarie Giovanna Diotallevi. Il tutto sotto l’occhio vigile della direzione medico ospedaliera Elisa Draghi e del direttore del Servizio professioni infermieristiche Renato Rocchi.

“Il dipartimento prevenzione è stato impegnato negli ultimi anni nella lotta contro il Covid, per i tracciamenti e per il piano vaccinale. La mia squadra ha oggi nuovi coordinatori: Loredana Ricci (sicurezza sul lavoro), Luciana Sgolastra (veterinaria), Francesca Fratello (igiene e sanità pubblica), area tecnica Eros Mancini”. Una macchina rodata che vorrebbe lavorare a pieno regime: “Invito le persone, a tutti i fermani e marchigiani, a vaccinarsi. Chi non l’ha mai fatto si presenti, ma soprattutto fate i richiami, che sia la terza o la quarta dose. Confido che i nuovi coordinatori portino verve e ci siano stimoli per migliorare il modo di lavorare” ribadisce Ciarrocchi.

Per il dipartimento infantile, il coordinamento è affidato alla dottoressa Pamela Cicchiné: “Passa dall’Ubi a un incarico ospedaliero. Si occuperà delle funzioni organizzative dell’Unità complessa di Pediatria” sottolinea il dottor Rocchi.

Il blocco diagnostico è quello più numeroso ed è quello che impatta maggiormente sul territorio, coinvolgendo più settori, dalla radiologia del primario Valeri alla patologia clinica Licitra fino alle trasfusioni della dottoressa Siracusa. A spiegare i nuovi innesti Massimo Mazzieri, dirigente Asur. I servizi ricoprono l’80% dell’attività di un ospedale. Qualunque dipartimento ha bisogno di diagnostica, che sia sul territorio o in ospedale. I laboratori quindi vanno di pari passo con lo sviluppo dei servizi. Nel fermano è nata una rete di coordinamento perché le attività sono tantissime. Pensiamo alla fragilità e quindi al territorio. Questa Asur – spiega Mazzieri - è tra le prime che è partita con la diagnostica domiciliare, siete la prima per numeri delle Marche”.

Per muovere la macchina, ecco i coordinatori: Daniela Scarponi per la patologia clinica e medicina trasfusionale dell’ospedale; Omar Daniel Marchesi per la diagnostica per immagini; Matteo Fioravanti per la diagnostica per immagini territoriali. E poi la dottoressa Barbara Damen che ha il compito di sviluppare modelli organizzativi omogenei e percorsi integrati tra tutti i servizi e le professionalità del settore sanitario-tecnico. “Lavoreremo bene insieme. La radiologia è multi fattoriale, c’è bisogno di un passo comune. Il mio augurio è che la loro intelligenza umana sia al servizio di un sistema che guarda alla tecnologia ma non può fare a meno dell’uomo. Salute del paziente, sicurezza del paziente, buon clima lavorativo e direttive aziendali: questo il percorso da seguire”.

C’è poi il blocco della Riabilitazione con tre coordinatori e un quarto in fase di ricerca. Anche in questo caso si parla di una sanità sempre più territoriale: Anna Maria Grasso, coordinamento della UOC di medicina fisica riabilitazione del polo unico di Fermo e Porto San Giorgio; Simona Tosoni, organizzazione con funzioni di coordinamento della UOS età evolutiva Umee e oftalmologia; Annamaria Ciuccarelli, incarico di organizzazione con funzioni di coordinamento del dipartimento di salute mentale. A Rita Grilli l’incarico di organizzazione trasversale dell’area dell’integrazione socio sanitaria.

“Dal primo gennaio una sfida per tutti. Buon lavoro. Sono convinta – conclude la dottoressa Draghi – che questa Area vasta ha grandi potenzialità. riusciremo a raggiungere obiettivi sul territorio, che è un riferimento chiave del paziente anche ospedaliero. Integrazione ospedale – territorio sarà da voi facilitato. Noi vogliamo insieme dare la miglior risposta al paziente”.

@raffaelevitali

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