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La Rete Lirica si prende i teatri delle Marche: Verdi, Puccini, Mascagni e un po' di Rossini. Si parte da Fermo con il Macbeth

6 Giugno 2022

FERMO - Verdi e Rossini subito, Puccini e Mascagni entro il 2025: ecco il programma della Fondazione Rete Lirica delle Marche.

“Poco tempo fa è stata lanciata la candidatura del canto lirico italiano a patrimonio immateriale dell'Unesco da parte del sottosegretario Lucia Borgonzoni, insieme con il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini.

Il "belcanto" è un tratto caratteristico della nostra cultura e del nostro essere italiani. Allo stesso tempo, la Regione sta portando avanti anche la candidatura Unesco dei teatri storici marchigiani. In questo percorso, dunque, la Fondazione è un soggetto fondamentale che offre un valido contributo per il raggiungimento di questi obiettivi, accrescendo il valore della nostra candidatura" ha esordito l'assessora regionale alla cultura, Giorgia Latini.

Il programma sarà davvero ricchissimo e conferma la scelta vincente presa nel 2018 che ha portato alla nascita della rete che include: i Comuni di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, la Fondazione Teatro della Fortuna, l'associazione Arena Sferisterio, la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e il Rossini Opera Festival (soci partecipanti). Presidente è l’avvocato asolano Francesco Ciabattoni, direttore Luciano Messi e direttore artistico Alessio Vlad

Filo conduttore del lavoro della fondazione è l’asse tra grandi maestri e giovani interpreti. Per il 20222/2023 sono previsti due importanti titoli verdiani Macbeth e La traviata e gli spettacoli targati AsLiCo basati su La Cenerentola di Rossini e Il flauto magico di Mozart.

Nel 2023/2024 invece spazio alla Tosca di Giacomo Puccini, in coproduzione con il Teatro dell'Opera Giocosa di Savona, e Norma di Vincenzo Bellini. Il triennio si chiude nel 2024/2025 con il Rigoletto di Giuseppe Verdi e la Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.

Il debutto della stagione sarà proprio a Fermo, al Teatro dell’Aquila, il 12 novembre con il Macbeth di Verdi e un cast di interpreti di primo piano: protagonista sarà Davide Luciano, mentre Lady Macbeth il giovane soprano russo Lidia Fridman. Macduff, Banco e Malcolm saranno rispettivamente Matteo Roma, Gianluca Margheri e Vassily Solodkyy; come Dama di Lady Macbeth invece Melissa D'Ottavi, scelta fra i candidati alle audizioni svolte negli ultimi anni che hanno portato all'inserimento di giovani voci nelle locandine.

Sul podio della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana salirà Diego Ceretta, giovanissima bacchetta, classe 1996, al debutto nei teatri della Rete. Regia, scene, costumi e luci saranno ideati da Pier Luigi Pizzi. Il coro è quello del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto da Giovanni Farina.

Come sempre, la prima sarà anticipata il 10 novembre dallo spettacolo per under 30, scelta che mira alla formazione del nuovo pubblico. “Noi vogliamo formazione. L'opera lirica – precisa Ciabattoni - è il principale veicolo di diffusione e d'insegnamento della cultura italiana ed è riconosciuta ovunque nel mondo come testimone e ambasciatrice della nostra identità nazionale. L'allestimento di un'opera implica sapienza tecnica, interpretativa, capacità registica, scenografica, vocale e musicale, abilità artigianale e manifatturiera. Qualità e abilità che non vanno disperse ma finalizzate verso progetti sempre nuovi”.

E infatti la Rete cresce e produce: “Abbiamo sviluppato un progetto fortemente innovativo per creare sinergie e produrre risultati tangibili nella crescita della produzione culturale, incrementando l'offerta e la qualità artistica, stimolando il coinvolgimento della comunità e dei giovani in particolare, generando un positivo impatto economico e occupazionale; abbiamo valorizzato i complessi artistici e le maestranze tecniche regionali, realizzando oltre cinquemila giornate lavorative annue (di cui 1/3 under35), con risultati significativi anche durante la pandemia. Adesso si può ripartire a pieno ritmo, presentando la produzione di tutto il triennio e anche gli spettacoli per le scuole e le famiglie” aggiunge Messi.

Sempre nel 2022 arriva la produzione di AsLiCo con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni, spettacolo che durante il 2021 e il 2022 ha girato i teatri di tutta Italia ed alcuni europei riscuotendo sempre grande successo. Il cast vocale è composto dai giovani artisti selezionati da AsLiCo. In buca l'Orchestra 1813 guidata da Riccardo Bisatti. Primo appuntamento sarà il 29 novembre al Teatro dell'Aquila, poi il 30 novembre al Teatro Ventidio Basso e quindi il 2 dicembre al Teatro della Fortuna. Il 2023 si aprirà, com'è ormai tradizione, con un concerto degli allievi del Conservatorio "G.B. Pergolesi" di Fermo al Teatro dell'Aquila.

 A febbraio, andrà in scena uno dei titoli più amati e il più rappresentato al mondo: La traviata di Giuseppe Verdi proposto al pubblico della Rete Lirica con la direzione musicale di Enrico Lombardi sul podio dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna diretto da Mirca Rosciani. L'allestimento debutterà il 4 febbraio al Teatro della Fortuna (anteprima giovani il 2 febbraio), l'11 febbraio sarà al Teatro dell'Aquila (anteprima giovani il 9 febbraio). Altro passaggio del progetto AsLiCo con il Flauto Magico che sarà a Fermo il 12 maggio.

Tutto il cartellone sarà ‘accessibile’ per sordi e ipoudenti, ciechi e ipovedenti. “Percorsi guidati in LIS (la Lingua dei Segni Italiana) e percorsi tattili sino agli spettacoli con il servizio di audio descrizione che saranno disponibili nei giorni precedenti l'opera in formato Mp3 sul sito della Fondazione” prosegue Ciabattoni.

I biglietti della stagione 2022/2023 avranno un costo compreso fra 25 e i 50 euro. I biglietti per le anteprime giovani saranno fra i 5 e i 10 euro, mentre quelli per Opera Domani avranno un costo di 12 euro per gli studenti e di 1 euro per disabili e accompagnatori.

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