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La mission di Andrea Agostini: fare delle Marche una terra da cinema. "Cultura e bellezza ci faranno emergere"

10 Marzo 2023

PORTO SAN GIORGIO – Tanto lavoro in vista per Andrea Agostini, neo presidente della Fondazione Marche Cultura. Ma anche la consapevolezza di avere dalla sua parte il governatore Francesco Acquaroli e tutta la macchina regionale.

Il nuovo Cda della Fondazione entra in gioco. “Tramite la cultura, vogliamo raccontare al meglio un territorio che è stato ferito, ma che è ricchissimo. Noi siamo una regione straordinaria, nel senso che possiamo sorprendere con una casa, una villa, un palazzo, una chiesa o una collina. Tramite la cultura, facendo rete con altri settori, potremo davvero dare alla nostra regione una immagine più vicina alla realtà” spiega il presidente Francesco Acquaroli.

Uno dei ruoli della Fondazione è di mettere in rete il patrimonio e promuoverlo come meglio ritiene, collegandosi al turismo, “che è il petrolio della cultura, non possiamo tenere le nostre bellezze per noi”, e all’economia delle zone colpite del sisma, “che sono lacerate ma hanno una bellezza che va solo mostrata”.

L’assessora Chiara Biondi raccoglie la sfida di Acquaroli, che condivide con il presidente della Fondazione, Andrea Agostini. Francesco Gesualdi è l’altro nome di punta come direttore, oltre che presidente della Film Commission. “La Fondazione è il raccordo con gli enti territoriali, è il nostro supporto per mettere a terra politiche culturali regionali. Un nuovo sito internet è la prima mossa, lo abbiamo reso navigabile e completo per conoscere i contenuti”. L’assessora parla di ‘aggregazioni culturali’ e ‘reti tematiche’, un progetto innovativo: “A livello nazionale siamo gli unici ad avviare questi percorsi e devo dire grazie alla dirigente Daniela Tisi. C’è poi l’spetto dei fondi, 16 milioni di euro, destinati al cineturismo. Dobbiamo quindi fare della cultura un perno anche della promozione”.

Il direttore Gesualdi dà garanzie sulla capacità di azione della Fondazione: “Il nuovo consiglio è molto motivato e capace. Sapere che la Giunta è così vicina, ci carica. Abbiamo un indirizzo chiaro e preciso, useremo al meglio risorse e persone. Sono felice di sentir dire che la cultura è un volano di sviluppo economico. L’importante è farlo capire a imprese e imprenditori. Ci sono molte regioni che attraverso il cinema e i grandi eventi culturali sono diventai attrattivi. Lo ha fatto il Piemonte”.

Il sogno di Acquaroli è che “il marchigiano diventi orgoglioso delle Marche e non solo del suo paese. Noi abbiamo figure illustri che ci devono far emergere e unire. Questo è un compito che spero la Fondazione Marche Cultura saprà portare a compimento”.

Ascolta tutti Agostini, non è uno che ha timore ad affrontare le sfide. È un maratoneta, sa che quando si parte bisogna muoversi senza inciampare, meglio rallentare per poi fare uno scatto quando serve: “Passione, serietà e impegno è quello che garantiamo. Ho a disposizione grandi professionisti che oggi Acquaroli responsabilizza. Non partiamo da zero, pensiamo alla candidatura dei teatri a patrimonio Unesco. Il piano per i nuovi direttori di rete è la prova di cosa significhi lavorare insieme: ci saranno professionisti che garantiranno ai tanti musei di non restare chiusi. E poi c’è Marche Storie, che ha avviato la destagionalizzazione”.

Ma cosa è la Fondazione? Una società che dà servizi. “Siamo uno strumento della Regione che garantisce le risorse, pensiamo ai 16 milioni di euro per il cinema peer competere con altre regioni; che valorizza l’identità culturale, dai luoghi della cultura come biblioteche, dimore e parchi; che dà formazione a chi lavora nel settore; che guarda all’Europa con un festival internazionale che farà tappa con le Marche” prosegue Agostini.

Tutto questo richiede comunicazione che la Fondazione affiderà a un pool di professionisti”. Tornando al cinema, primo grande impegno, i 16 milioni sono spalmati in cinque anni, i primi bandi usciranno entro l’estate: “Avremo produttori marchigiani, avremo un prodotto marchigiano. In tanti vengono a girare da noi, ma dobbiamo farlo sapere. Di certo parteciperemo a grandi manifestazioni internazionali di cinema. Siamo indietro, ma con queste risorse faremo una bella rimonta”.

r.vit.

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