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La magia delle cisterne romane per il presepe vivente unico in Italia: tre giorni di magia a Fermo

29 Dicembre 2022

FERMO – Qualcosa di unico che non si può vivere in nessun altro luogo in Italia e in Europa: un presepe vivente all’interno delle cisterne romane che vivono sotto Fermo.

“Torniamo alle cisterne, grazie alla volontà dell’assessore alla Cultura. Per non lasciare nessuno fuori, saranno tre le giornate dedicate” introduce il vicesindaco Mauro Torresi, che ha la delega alla cavalcata dell’Assunta, grande protagonista del presepe vivente.

Coinvolte come sempre le contrade, “che ringrazio”, le corali e i gruppi teatrali del Fermano. La scelta di presentare il presepe viene davanti al quadro del Baciccio è voluta. “Ogni occasione deve essere un momento di promozione delle nostre opere. Siamo certi che il presepe all’interno dele cisterne sia un unicum che attirerà turisti da ogni angolo della Regione e anche dai vicini, umbri in primis”.

Magia, amore e tratto entrano quindi in uno dei luoghi più storici della città: “Noi vogliamo far sì che anche i musei siano percepiti come posti non solo da ammirare e visitare, ma da vivere”. Di chicca in chicca, Fermo continua ad attirare visitatori. Lo fa con la pista, lo fa con i laboratori per grandi e piccini di Timi e Castro, lo farà per tre giorni (6-8 gennaio) con la rievocazione per eccellenza. “La nascita di Gesù sarà rappresentata con scene di ogni tipologia, coinvolgendo così più figure e tanti cittadini”.

La politica dice ‘grazie’ a chi ci mette l’impegno e sfiderà anche il freddo. Andrea Monteriù e Roberto Montelpare sono i due vicepresidenti e bracci operativi della Cavalcata. “Stiamo lavorando peer destagionalizzare la nostra rievocazione. Abbiamo sposato il presepe vivente nella sua forma originaria, quella medievale di San Francesco d’Assisi”.

30 stanze e 2250 metri quadri saranno la cornice. “Un serbatoio nato in età augustea che fino al 1980 ha visto sei stanze ancora in funzione. Trovarci sotto il Baciccio, sotto il volto sereno e soave della Madonna, ci dà ancora più forza in questo percorso che mette al centro della città un luogo che in Europa non ha eguali”. Per riuscirci, ovviamente, era fondamentale il coinvolgimento di contrae, compagnie teatrali e corali: “Fermo si conferma una realtà capace di fare squadra” ribadiscono.

Adolfo Leoni, regista scrittore e cantore, parte citando un sociologo francese e “il dramma del presente in cui ci si organizza per tribù, staccate dai contesti”. Lui, invece, vuole lavorare sulla comunità: “Montelpare ci ha spinto ad aprirci e così abbiamo rotto le tribù, contrade-teatro-corali, e iniziamo a realizzare la comunità” prosegue il regista della Cavalcata.

Le cisterne non sono state scelte per la ‘suggestione’ che generano, ma perché cornice di un fatto: “Non è una favola di duemila anni fa, ma memoria e racconto che vivono nell’arte, nelle scritture e in un presepe”.

Undici le sale allestite, oltre ai due corridoi, dalle contrade.” Ognuna ha il compito di occuparsi della propria corporazione, dai mugnai ai notai. Trentadue i lettori coinvolti, inclusi due assessori, Torresi e Lanzidei, che leggeranno un dramma scritto da Leoni, dal titolo ‘La vertigine di una notte’. “Il cristianesimo ha invertito le modalità, è dio che è venuto tra gli uomini e non è l’uomo che tende al cielo. Nela notte della nascita è accaduto qualcosa di vertiginoso”.

Ci saranno i re Magi, “che rappresentano l’avventura umana del viaggio verso qualcosa da scoprire”, e con loro cento figuranti. Sette i gruppi teatrali coinvolti: compagni musicale Insieme, il Taf, Favolare, Gli amici del teatro, Gruppo Palmense, Filodrammatica Firmum, Gruppo dell’Arco. “In ogni sala i visitatori saranno accolti”. Cinque le corali: coro della Cavalcata, coro di Santa Lucia, coro del Tco, la Priora e parrocchia di Sant’Alessandro. Non mancheranno gli strumentisti singoli, tutti fiati, e un quartetto d’archi.

L’ultima sala sarà quella della natività, poi i visitatori incroceranno le corali che daranno il buon augurio per il 2023. Tutto questo è una grande prova per un innovativo spettacolo pasquale, “per cui ho già scritto un testo” conclude Leoni.

Tre i turni di visita ogni giorno: 11-13 con visite di trenta minuti; 16-20 con visite di trenta minuti tranne un break alle 18 per un cambio d’abiti generale. Biglietto 5 euro e prenotazione al punto informativo dei musei.

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