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"La lupa": Donatella Finocchiaro è protagonista del capolavoro di Verga. Si va in scena il 12 marzo a P.S.Elpidio

9 Marzo 2024

PORTO SANT'ELPIDIO - Il talento di attrice e di regista di Donatella Finocchiaro è protagonista, martedì 12 marzo al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio e mercoledì 13 marzo al Teatro Pergolesi di Jesi, di “La Lupa” di Giovanni Verga. Entrambi gli appuntamenti sono proposti nei cartelloni in abbonamento dei due teatri realizzati dai rispettivi Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche e, a Jesi, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini.

Realizzato con il progetto drammaturgico e la collaborazione alla regia di Luana Rondinelli, i movimenti di scena di Sabino Civilleri e interpretato sul palco dalla Finocchiaro con Bruno Di Chiara e Chiara Stassi e con gli attori Ivan Giambirtone, Cosimo Coltraro, Alice Ferlito, Laura Giordani, Raniela Ragonese, Luana Rondinelli, Federica D’Amore, Roberta Amato, Giuseppe Innocente e Gianmarco Arcadipane, le scene e costumi di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, le luci di Gaetano La Mela, lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Catania, Teatro della Città.

Oggi come ieri, quella che nella novella verghiana è indicata dalla sua comunità La Lupa, è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. E quella che arriva qui in scena è una Gnà Pina che si batte contro il concetto di vergogna e per affermare la propria condizione di donna autodeterminata. «La mia Lupa – sottolinea l’attrice e regista catanese – è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli».

Il testo amplifica il punto di vista della donna e la possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana.

«È una Lupa tridimensionale – spiega Luana Rondinelli – in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gnà Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale erano ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne».

Biglietti e informazioni: a Porto Sant’Elpidio biglietteria del Teatro delle Api (tel. 346/ 6286586 da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18). A Jesi biglietteria del Teatro Pergolesi, tel. 0731/206888; per entrambe le date AMAT tel. 071 2072439 www.amatmarche.net. Biglietti anche in tutti punti vendita AMAT/Vivaticket e on line su vivaticket.com.

Inizio ore 21.15 a Porto Sant’Elpidio, ore 21 a Jesi. ***

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