PORTO SANT’ELPIDIO – Per ora, seno e tiroide, presto anche visite andrologiche e dermatologiche. La macchina della Lilt, in piena sintonia con il reparto di oncologia del Murri diretto da Renato Bisonni, non si ferma mai.
“Inaugurare una sede è sempre bello, farlo pe runa realtà come la Lilt che ha in Federico Costantini l’infaticabile promotore lo è ancora di più. Questa città è vocata al volontariato – spiega il sindaco Nazareno Franchellucci – e all’aiuto del prossimo in maniera incondizionata”.
Non è voluto mancare nessuno al taglio del nastro, dalla Giunta ai vertici regionali della Lilt. “Nessuno che abbia un ruolo pubblico non può oggi non farsi carico in qualche modo di colmare parzialmente questo gap sul welfare. Un’attività di movimento all’interno dei quartieri legata a serate di tipo informativo ma poi lo sforzo maggiore è quello di passare dalle parole ai fatti attraverso screening e prevenzione. Per fare tutto questo, la sede era un tassello fondamentale e con l’assessore Marco Traini l’abbiamo individuata”.
Ora la Lilt ha un luogo stabile, dove potrà programmare le attività ambulatoriali con più facilità. Incassa la dottoressa Rosa Brunori: “Sono sorpresa di sentire un sindaco così entusiasta, favorevole al volontariato e di quelle che sono le finalità della Lilt, le ha delineate tutte. La Lilt è una rete nazionale. Nelle Marche siamo cinque associazioni provinciali che io rappresento a livello regionale.
Un sindaco così ci dà forza. Gli obiettivi della Lilt sono la prevenzione primaria, ovvero insegnare alle persone gli atti quotidiani che possono prevenire la malattia attraverso le conferenze, le riunioni, i colloqui con le persone. Poi c’è la prevenzione secondaria, le visite precoci visto che una diagnosi tardiva può essere fatale nel campo dei tumori. Infine c’è una terza prevenzione, quella delle persone che purtroppo hanno incontrato la malattia, l’hanno superata e devono unirsi”.
Un pauso da tutti anche a Bisonni, che alla Lilt provinciale ha dato nuova forza, affiancando il sempre attivo Costantini che con i numeri fa capire quanto impegno ci sia dietro il volontariato: 365 prestazioni gratuite in dieci mesi, 215 visite senologiche, 130 ecografie tiroidee. “E poi le giornate dedicate alle volontarie della Crisalide e quella alle donne ucraine appena arrivate”.
Le sfide non mancheranno, a cominciare dal trovare medici che donino il loro tempo, “persone come il dottor Acito che lo stiamo prosciugando”. Una lacuna c’è: “Ci servirebbe un dermatologo, lanciamo un appello” conclude Costantini ringraziando i tanti compagni di viaggio, dal Rotary all’Admo, dall’Ail alle Croci e alle Farmacie comunali.