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La firma che cambia le Marche. Meloni: "Dovete poter competere ad armi pari. Bene la Pedemontana"

28 Ottobre 2023

ACQUALAGNA - “Giornata epocale per le Marche”. “Vogliamo mettere le Marche in condizioni di competere ad armi pari, di poter dimostrare quello che vale”. “Un tentativo di mettere una pezza alle plurime figuracce ed al malgoverno”. Tre frasi che riassumono la lunga giornata che hanno messo le Marche al centro della politica nazionale. La prima è del presidente della Regione, la seconda è della premier Giorgia Meloni, la terza della segretaria del Pd Bomprezzi.

Tutto è partito dall’incontro Stato-Regione ad Acqualagna, dopo che ieri la premier aveva, a sorpresa, visitato Senigallia per vedere il ponte ricostruito dopo l’alluvione. Nella città di Enrico Mattei, tra bagno di folla, applausi, strette di mano e selfie tra le bancarella della fiera del tartufo, Acquaroli e Meloni hanno firmato un accordo di Coesione da 530milioni di euro “che – riprende il governatore – ci permetterà di fronteggiare alcune delle tante emergenze e delle priorità che sono fondamentali per lo sviluppo socio-economico”.

Gli accordi di Coesione sono uno strumento nuovo negoziale fra governo e Regioni, con cui si finanziano priorità individuate dalle Regioni e condivise dal governo. Per garantire che ci sia un'unica strategia, senza sovrapposizioni né sprechi di risorse. Vogliamo diventare una nazione esempio, scegliendo di non distribuire poche risorse in mille rivoli ma concentrare le risorse sulle priorità perché siano efficaci». 

Si parla di infrastrutture, di rafforzamento dei borghi, di cultura e azioni economiche. Il tutto sotto l’occhio del ministro Raffaele Fitto, che degli affari europei ha la delega. “Non vogliamo fare altro che mettere le Marche in condizioni di poter correre come sa e come io so che vuole correre. Ai 336, 6 milioni di euro del Fondo di coesione - ha annunciato la presidente del Consiglio - aggiungiamo altri 154,3 mln che arrivano dal Fondo di rotazione. Se calcoliamo il co-finanziamento da 44,5 milioni arriviamo 532,5 milioni di euro». Il criterio base per l'utilizzo delle risorse, ha spiegato, è di «non distribuirle in mille rivoli ma concentrarsi su priorità strategiche per rendere quelle risorse davvero efficaci”.

È preparata la Meloni sulla regione del compagno di partito: “Le Marche hanno scelto di concentrare le risorse su infrastrutture e reti di trasporto: il 70% andrà al completamento delle strade e alla piena utilizzabilità dei porti. Una scelta strategica che abbiamo condiviso; quante volte ho denunciato il paradosso di una regione al centro dello stivale e nonostante ciò isolata. Io stessa ho denunciato in Italia, oltre ad un divario tra Nord e Sud, anche tra Est e Ovest, tra Adriatico e Tirreno, un divario da risolvere come quello tra Nord e Sud”. 

Ascolta soddisfatto Acquaroli: “Ci consentiranno di potenziare le infrastrutture viarie, di mettere in sicurezza i porti e di poter prevedere in alcuni porti uno sviluppo turistico e commerciale. Siamo davanti ad una serie di interventi - ha annunciato - che potranno potenziare le politiche dei borghi, in una regione caratterizzata da tanti borghi che soffrono; borghi in cui vogliamo rilanciare le attività artigianali, le attività commerciali, con la possibilità di dare a questi luoghi straordinari una destinazione anche turistica.

Stando al presidente, il governo con questo accordo accelera le procedure di utilizzo delle risorse. “Queste somme - ha concluso Acquaroli - in questa fase particolarmente complessa dove a incidere ci sono tante variabili tra cui l'inflazione cercheremo prima possibile di calarle nei cantieri per poter andare a migliorare la competitività del nostro sistema produttivo e a efficientare la viabilità, e non solo, del territorio, e la messa in sicurezza”.

Tra le priorità che la Meloni ha capito c’è la Pedemontana delle Marche. “Lo sviluppo di una rete alternativa e veloce a quella sulla costa che offre un duplice obiettivo: decongestionare l'autostrada A14 e garantire collegamenti efficaci e veloci per l'entroterra e nell'entroterra. Abbiamo denunciato il rischio di spopolamento dei piccoli comuni, ma senza adeguate infrastrutture di collegamento non potremo mai combattere lo spopolamento delle aree interne. Condivido questa priorità individuata dalla Regione".

Altri interventi serviranno a potenziare la rete stradale marchigiana che sconta un deficit soprattutto nelle aree interne. "Su questo ho visto in questi anni un grande impegno di Acquaroli e sono contenta che oggi facciamo anche noi la nostra parte con queste risorse e con questo accordo che su queste priorità si concentra” conclude Meloni.

@raffaelevitali

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