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La carica dei 3mila maturandi tra barriere in plexiglass e distanza: "Dormiamo male, non c'è gioia in questo esame"

11 Giugno 2020

FERMO – Pochi giorni ancora (17 giugno) e poi il gran giorno sarà arrivato: la maturità. Le scuole si stanno organizzando ognuno nel mondo più diverso pur di tenere la sicurezza.

Tra Ascoli Piceno e Fermo, mai divise territorialmente a livello di ufficio scolastico nonostante la nascita della Provincia ormai decennale, sono 3564 gli studenti che sosterranno l’esame, di cui 3072 nelle scuole statali, gli altri tra paritarie e private.

Un esame in condizioni mai vissute prime e con un carico di tensione fuori controllo, che si è alimentato nel corso dei mesi e che non può essere imputato solamente alla preparazione dell'inedito maxi-orale. “Ci sono gli strascichi emotivi della pandemia e del lockdown, a cui si aggiunge il ripasso incerto dovuto a una didattica a distanza non sempre efficiente e alle tante notizie contrastanti circolate in rete sul tema. Senza dimenticare la preoccupazione per cosa accadrà nell'immediato futuro, le aspettative dei genitori, il come si sarà giudicati dagli altri per avere sostenuto una prova considerata più facile. Una somma di fattori che, alla fine, manda in tilt quasi il 50% degli esaminandi”. A dirlo sono i dati dell'indagine, condotta su un campione di più di 10.500 studenti dell'ultimo anno delle superiori, promossa dall'Associazione Nazionale Di.Te. in collaborazione con il portale Skuola.net, elaborati dall'Università Politecnica delle Marche.

“I dati che abbiamo rilevato quest'anno, mostrano livelli di ansia superiori al passato e questo avrà certamente delle conseguenze sul vissuto emotivo dei ragazzi. Il 45% di loro, infatti, dichiara di essere disperato mentre tenta di studiare, il 52% dice di non provare alcuna gioia al pensiero di chiudere il percorso di studio e il 47% avverte molta tristezza per non aver potuto condividere questo tratto finale con i compagni di scuola".

E poi ci sono gli aspetti pratici. Più del 95% dei ragazzi prova molta incertezza riguardo alle modalità di esame, anche a causa della preparazione avuta attraverso la didattica a distanza. “L'incertezza sullo svolgimento, ordinanze il 16 maggio, unita alla solitudine dettata dalla lontananza fisica tra professori e compagni, stanno letteralmente facendo esplodere lo stato psico-fisico dei nostri maturandi - osserva Daniele Grassucci, direttore del portale Skuola.net -. Un ragazzo su 2 dichiara di non riuscire a concentrarsi affatto, 1 su 3 di avere molte difficoltà nel dormire quando pensa all'esame, poco più di 1 su 4 prova addirittura sensazioni di soffocamento o di battito cardiaco accelerato”.

E ancora non sono entrati a scuola dove troveranno le misure più diverse. Di certo una barriera di plexiglass, posizionata sulla cattedra dietro alla quale si siederà lo studente, docenti della commissione esaminatrice a distanza di sicurezza, percorsi per entrare e uscire da scuola e pulizia degli ambienti, a disposizione gel igienizzanti e prodotti per sanificare le scarpe.

Licei, istituti tecnici e professionali si stanno preparando per i 3500 alunni. Il 17 giugno, davanti alla commissione, inizieranno la prova di maturità dalla presentazione di un elaborato. I candidati potranno togliere la mascherina durante il colloquio, dove ci saranno barriere in plexiglass, “che abbiamo ordinato ma che è impensabile avere in ogni banco per settembre. In altre scuole niente barriere ma distanza, di almeno due metri.

r.vit.

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