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Intervista. Ciarapica, la book influencer alla corte delle Scuderie del Quirinale. "Così nasce un gruppo di lettura social nel cuore di Roma"

26 Aprile 2022

di Raffaele Vitali

SANT’ELPIDIO A MARE –Book blogger, book influencer, scrittrice, direttrice di festival, docente, Giulia Ciarapica da Casette d’Ete è in cammino. Prossima tappa Roma, che almeno per un po’ diventerà la sua seconda casa.

Fa effetto leggere il suo nome abbinato alle Scuderia del Quirinale, come sono arrivati a lei?

“A novembre c’è stato un incontro organizzato dalle Scuderie con sette influencer, invitati a raccontare la mostra ‘Inferno’, che fece molto scalpore. Una visita privata, seguita da storie su Instagram e post con immagini, raccontando in modo personale l’esposizione. Tornata a casa, ho scritto un articolo sul mio blog che ho chiuso con dei consigli a letture ispirate alla mostra. Questo ha colpito gli organizzatori, che mi hanno richiamato. Insieme abbiamo ragionato sull’ampliare la visuale, creando un progetto che coinvolgesse il pubblico tra quadri e letture”.

Le Scuderie del Quirinale si muovono quindi nel virtuale?

“Usano molto i social, ma è importante farlo nel modo giusto. Hanno progetti molto importanti, su più fronti”.

Lei cosa farà?

“Mi hanno chiesto di creare un gruppo di lettura, che è un tassello di un percorso di interazione con il pubblico per far capire che le Scuderie sono davvero per tutti. E infatti il loro canale Instagram è molto attivo e partecipato, riesce a far vivere ai visitatori non solo la mostra, ma le Scuderie giorno dopo giorno”.

Come funziona il gruppo di lettura?

“Nasce online, per poi arrivare in presenza. Quindi non c’è un numero chiuso, tipico del gruppo. Normalmente si sceglie un libro al mese, ci si incontra e si parla. Qui invece cambia il sistema. I lettori, tramite Instagram, possono votare un sondaggio su quattro titoli”.

Come collegare persone mostre e libri?

“Lo dice il nome del gruppo: Il filo nascosto. Noi vogliamo riunire un gruppo di persone che amano la lettura, ma che sono anche amanti dell’arte. Perché, ovviamente, le Scuderie sono un luogo di esposizione. Da qui il filo nascosto, che collegherà arte e letture”.

‘Letture superbe’ è il sottotitolo, da dove nasce?

“La mostra attuale è ‘Superbarocco, arte a Genova da Rubens a Bagnasco’ pensata insieme con la National Gallery di Washington, unico museo pubblico americano. Per parlarne non vogliamo usare libri di storia dell’arte, ma comprenderla attraverso le sue sfaccettature”.

Che cosa significa?

“Che scegliamo una serie di libri legati al tema, in questo caso si è partiti dai ritratti di Genova. Il libro più votato diventa il protagonista del primo incontro, il 9 maggio”.

Giulia Ciarapica durante una diretta con Silvia Avallone

Il gruppo è chiamato a interagire con lei?

“Ci saranno ospiti nelle dirette su Instagram, oltre ai partecipanti al gruppo”.

E gli altri?

“Il secondo sarà legato a ‘Superba’ per richiamare la mostra ma per parlare anche di una grande personalità, di grandi donne dalla vita letteraria agitata. Poi ci sarà la sezione ‘Barocco’ collegata alla lingua, al modo di scrivere. Infine ‘Romanzi ambientati a Genova’ e ‘Saghe Familiari’ con cui capire il percorso di una famiglia di successo, dall’origine al grande tramonto”.

Chi è il suo referente alle Scuderie?

“L’ufficio marketing, comunicazione e social. Loro sono stati il gancio iniziale e con loro ho creato il progetto. che spero sia solo l’inizio, di idee sul tavolo ne abbiamo messe tanto”.

Torniamo alla sua attività, ogni quanto sarà protagonista dentro le Scuderie del Quirinale?

“L’accordo per ora è per cinque incontri. Si parte il 9 maggio con Bruno Morchio e il suo ‘Nel tempo sbagliato’, un giallo ambientato a Genova. Ci saranno due appuntamenti a maggio, uno a giugno e due a luglio. Io sarò alle Scuderie, per ora i lettori online…ma la speranza è per giugno o magari luglio di poter parlare guardandoci negli occhi”.

I gruppi di lettura sono una nicchia?

“Sotto pandemia sono cresciuti tanto. Prima dell’accordo con le Scuderie feci un sondaggio per capire cosa le persone avrebbero desiderato. In tanti riposero sul mio profilo un ‘gruppo di lettura organizzato da te’. Ce ne sono molti, è vero, ma ogni gruppo è una occasione di confronto tra persone. In pandemia è stato un modo per parlare di altro rispetto al Covid. E questa passione ora resiste, la passione per la lettura che uno immaginava solo proprio a e di nicchia così cresce. Si avvicinano anche persone giovani, magari non ancora giovanissimi”.

Perché funziona come sistema?

“Permette di misurarsi su vari tipi di libri, dal classico al contemporaneo all’esordiente. E permette di darsi un tema. Scegliere la saga familiare, come avverrà a luglio alle scuderie, è un modo per aprirsi a qualcosa che non si conosceva, dando un’occasione anche a tanti scrittori esordienti che cercheremo di avere nelle nostre dirette”.

Giulia Ciarapica tra i suoi libri

Le dirette hanno una durata, i gruppi hanno un ‘tempo social’ da rispettare?

“I lettori parlerebbero per ore. Però diciamo che un’ora è il suo tempo ideale. Le regole del web sono tali. Un tempo limite bisogna darsele”.

La sua vita è anche fatta di corsi?

“L’ultimo che ho tenuto è per la ‘Scuola Passaggi’ di Fano, un corso di ‘Lettere al microscopio’, ovvero di critica letteraria. Di fronte ho persone che leggono, editor, ghostwriter, blogger. Persone che vogliono capire, prima ancora di scrivere una recensione, come si legge un libro. Prima di smontarlo, va compreso al meglio. Persone che vogliono confrontarsi, che vogliono parlare ma anche ascoltare e interagire. Altri corsi li ho tenuti per Langue&parole a Milano, sulla professione di bookblogger, e alla Lacontent Academy uno sullo storytelling”.

Ma lei è ancora una book blogger?

“Direi proprio di sì, la book influencer in me non muore mai. Ma vi assicuro che non è facile abbinare il tempo per scrivere all’’attività social”.

Eh già, perché lei è anche una scrittrice.

“In teoria – sorride - sì. Ho tante belle idee, in campo narrativo e di saggistica. Entro l’anno è in uscita il secondo romanzo edito con Rizzoli, che è il seguito di ‘Una volta è abbastanza’. Casette e la provincia sono sempre molto presenti, con il ‘lavoro’ ancora più protagonista visto che parliamo del decennio a cavallo tra anni 60 e 70. I primi scioperi, le battaglie e il nascente conflitto generazionale, coni figli che cambiano mentalità. E c’è un rapporto molto stretto con il territorio, con i suoi fantasmi”.

Ciarapica, ma più in alto delle Scuderie cosa c’è, la biblioteca di Mattarella?

“Il prossimo step in realtà è il festival Libri a 180 Gradi, con il premio. Il bello è che le case editrici già si stanno candidando”.

@raffaelevitali

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