Prima la presentazione del piano Marche 2032 da parte della Regione Marche, poi il duro intervento di Alberto Palma. Ora lo spunto politico di Paolo Nicolai, consigliere comunale del Pd a Fermo.
“Ci sono 4 miliardi da spendere, un pezzo nel Fermano, almeno stando alle parole. Questa provincia sconta un grande gap”.
Nicolai, parliamo di priorità?
“Fino a oggi stiamo discutendo di finanziamenti legati a opere di adduzione al nuovo nosocomio, vedi rotonda di San Marco e parte della riqualifica della lungo Tenna. Somme stanziate dall’allora assessore regionale Cesetti, non bastavano e non bastano ovviamente. E invece le risorse ci sono “.
Quindi, che fare?
“Serve la politica. Il nostro sindaco del comune capoluogo Calcinaro convochi subito una conferenza dei Sindaci, si faccia sentire ed insieme ai primi cittadini della Provincia riprogrammi le priorità e la pianificazione infrastrutturale per il nostro territorio”.
Lei da dove partirebbe?
“Il prolungamento della Mezzina che dovrebbe avere un ruolo chiave di collegamento fra le tre provincie del sud e dovrebbe essere rafforzata da arterie che la collegano con la costa. Poi, il collegamento con l’entroterra in zona Valtenna che deve partire da Molini, con la andrebbe modificata se si trovassero i fondi e prolungata anche essa verso ovest”.
Secondo lei è mancata la programmazione?
“Avrei prima rivisitato, insieme con la Regione, la viabilità della zona Campiglione - Girola e poi avrei approvato una variante urbanistica. Per questo ho votato conto in consiglio comunale di Fermo, non perché fossi contrario ad un intervento in zona, ma perché convinto che questo sarebbe dovuto essere fortemente connesso alle politiche provinciali ed infrastrutturali”.
Ma qualcosa le piace del piano regionale?
“Bene pedemontana e rafforzamento del casello autostradale di Porto Sant’Elpidio. Sull’A14 ed il suo allargamento credo sia giusto spingere fino a Pescara senza tentennamenti con l’allargamento, ma sarebbe ben più giustificata l’opera se accompagnata a quanto già elencato”.
