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In mostra a Fermo Dante in versione immersiva: con la testa dentro l'holobox per vivere musica e immagini della Divina Commedia

25 Febbraio 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Entrando dentro le Piccole Cisterne si è indecisi se ammirare la bellezza delle volte o fermarsi incuriositi a guardare delle scatole nere da cui escono immagini e musica. È la nuova mostra che regala ai turisti e ai fermani un ulteriore motivo per visitare il capoluogo.

Dietro la mostra c’è Francesco De Melis, l’uomo dell’immateriale. Il titolo è Paesaggi e personaggi della Commedia. “La mostra è disegnata e allestita da due architetti, parte del team che mi onoro di guidare” spiega De Melis che l’esposizione l’avrebbe intitolata il ‘Fantasma della commedia’.

Forse per i suoni, forse per le immagini che vanno e vengono, forse per quell’alternarsi di reale e immaginifico. “L’antica tecnica di sovrapposizione delle immagini, ideata per il palcoscenico, diventata dissolvenza incrociata nel cinema oggi si trasforma nel fantasma di Pepper che si può sentire mettendo la testa dentro l’holobox”.

Perché questa è anche la curiosità, inserire il proprio volto nella scatola nera per perdersi nelle immagini. Solo così si coglie davvero il multisensoriale della mostra, mettendo la propria testa dentro l’holobox e guardando ascoltando la vicenda tragica di Paolo e Francesca, il canto di Ulisse o il san Francesco dell’undicesimo canto del Paradiso.

“Chiudiamo così il ciclo dedicato a Dante. Un percorso che ha visto insieme tante realtà, tante anime trasversali. Abbiamo coinvolto vari punti della città, di certo alcuni dei più belli” spiega l’assessora alla cultura, Micol Lanzidei, affiancata dalla direttrice della Biblioteca Maria Chiara Leonori.

Da San Filippo a Palazzo dei Priori fino alle Piccole Cisterne che coniugano alla perfezione la storia dei reperti alla tecnologia voluta da Francesco De Melis. Una mostra immersiva, come si conviene all’ideatore del museo sangiorgese e della narrazione multimediale di ‘Racconti invisibili’ sulla Cavalcata dell’Assunta. “Tecnologia che noi vogliamo ampli l’accessibilità, raggiungendo più persone senza mai rinunciare ai sensi, alla presenza” ribadisce l’assessora.

Che poi si perde tra le piccole camere oscure che permettono di muoversi tra immagini, musica e suoni. Ognuna racconta un pezzo di Dante e della sua Divina commedia. “È frutto del lavoro dell’Istituto centrale per il Patrimonio Immateriale guidato da Leandro Ventura, con cui Fermo ha stilato una convenzione. Per questa iniziativa fondamentale il rapporto con l’Accademia dei Lincei di Roma, dove la mostra ha debuttato”.

Fermo è la seconda tappa che permette di continuare a valorizzare il patrimonio immateriale. “Una iconografia digitale che restituisce le stampe di Bartolomeo Pinelli dedicate alla Divina Commedia. Con gli holobox vogliamo raccontare in maniera innovativa un patrimonio vivente e volatile, vogliamo così trasmetterlo alle prossime generazioni”.

Il percorso di drammaturgia visiva è composto da dieci holobox, disseminati tra le colonne antiche delle piccole cisterne, in cui si incrociano le immagini di pittori antichi e contemporanei in sincrono con la musica composta da De Melis.

“Musica digitale che parte da timbri reali, antichi e popolari, come un Miserere intonato dalla Confraternita del Crocefisso. Nulla di sintetico” conclude De Melis che ha usato anche il suono di uno dei più potenti organi di Roma.

La mostra, curata da Federico De Melis e Roberto Andreotti, è visitabile dal venerdì alla domenica, dalle 1530 alle 20, ovviamente con green pass.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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