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Impiantato il primo defibrillatore sottocutaneo al Murri. Grinta: "Entro maggio il primo intervento di emodinamica"

5 Aprile 2023

FERMO – Dopo essere stato salvato dal pronto intervento di due infermieri del punto prelievi e del 118 poi, il giovane fermano da oggi può sentirsi davvero più sicuro. Gli è stato installato un defibrillatore sottocutaneo capace di arrestare le eventuali aritmie che potrebbero mettere a rischio la vita del paziente.

È il primo impianto per il Murri è stato reso possibile dall’equipe formata da Diego Spagnolo, responsabile UOS aritmologia e cardiostimolazione, Alessandro Marziali, la primaria Maria Vittoria Paci, la direttrice della UOS Anestesia Barbara Monti e l’equipe infermieristica composta da Claudio Carosi, Federico Giammarco e Antonio Maglioli.

“I defibrillatori impiantabili sottocutanei (S-ICD) si differenziano da quelli sino ad ora utilizzati, che richiedevano l’inserimento di un catetere all’interno del cuore. Questo “filo” permetteva al dispositivo di discriminare il normale ritmo cardiaco da quello potenzialmente pericoloso, erogando l’eventuale terapia elettrica capace di ripristinare il corretto funzionamento del cuore. Il defibrillatore sottocutaneo, messo a punto da Boston Scientific, richiede una procedura d’impianto minimamente invasiva, permette ai medici di intervenire in condizioni di sicurezza ed elimina le possibili complicanze (infezioni, rotture, malfunzionamenti) spesso  legate all’inserimento di elettrocateteri nel cuore” spiega il direttore dell’Ast Roberto Grinta che plaude ai suoi medici.

 “Il sistema sottocutaneo S-ICD si sta confermando come una tecnologia di grande efficacia – commenta  Spagnolo – Tutti i componenti del dispositivo salvavita vengono posizionati sotto pelle, sopra la gabbia toracica, senza entrare nel cuore. Questo consente a noi cardiologi di intervenire in modo molto meno invasivo, preservando l’integrità anatomica e la fisiologia del cuore. Grazie a queste tecnologie possiamo proteggere il paziente da aritmie maligne evitando di toccare il sistema venoso e le camere cardiache, oltre a non precluderne l’accesso a esami di RM che si rendessero necessari. Si riducono i rischi di complicanze nel breve e nel lungo periodo”.

Avere le tecnologie  disposizione è quanto il personale sanitario desidera e per cui si forma continuamente. “Questo intervento segna il punto di partenza di un’altra miglioria nel servizio offerto ai pazienti. Il nostro reparto di cardiologia sta crescendo sensibilmente e continueremo in questa direzione. All’inizio del mese prossimo avremo al Murri di Fermo il primo intervento di emodinamica” conclude Grinta.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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