FERMO – La comunicazione è arrivata: da lunedì la regione Marche è arancione (COSA SI PUO' FARE). “Me lo ha appena comunicato il ministro Speranza. Mi dispiace moltissimo per le restrizioni che condizioneranno la nostra quotidianità e tutte le attività, ma mi preme raccomandarvi la massima attenzione” sottolinea il presidente Francesco Acquaroli.
Si riparte con i locali e i bar chiusi ai clienti, ma aperti all’asporto. Salvo però questo fine settimana. “Sapete quanto in altre occasioni mi sono battuto per chiedere di consentire lo svolgimento di attività personali ed economiche, ma in questo momento abbiamo il dovere di fermare il prima possibile questa fase di recrudescenza del virus a tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini marchigiani” ribadisce il governatore. Un messaggio chiaro ai marchigiani: rispettare le regole, usare le mascherine e gli igienizzanti mantenendo il distanziamento dalle altre persone.
I DATI
Dopo cinque giorni di salita dei contagi nelle Marche torna a scendere sebbene di poco il numero dei ricoverati. Il servizio Sanità della Regione comunica che i contagi da inizio emergenza salgono a 66.471 (+686), di cui 54.503 dimessi/guariti (+547), 9.102 in isolamento domiciliare (+135) e 642 ricoverati (-1).
Dei 686 contagi odierni 84 sono stati rilevati in provincia di Macerata dove i positivi da inizio emergenza salgono a 13.673, 323 ad Ancona (21.031), 144 a Pesaro Urbino (14.802), 37 a Fermo (7.267), 66 ad Ascoli Piceno (7.185) e 32 fuori regione (2.513). I casi-contatti in isolamento domiciliare continuano ad aumentare. Oggi sono 17.872 (-371): 12.856 asintomatici e 5.016 sintomatici. Sono 2.561 a Pesaro Urbino, 9.119 ad Ancona, 3.326 a Macerata. 1.236 a Fermo e 1.630 ad Ascoli Piceno. In quarantena anche 396 operatori sanitari.
